Quando la dipendenza non è un male



14409373_1250555024963914_1682910347578342467_oLa Juvecaserta esce col ‘coppone’ del Torneo Città di Caserta da un weekend molto positivo di precampionato. Battere Capo d’Orlando e Fortitudo Bologna in scioltezza è segnale che il gruppo cresce e sta bene di salute: le vittorie in preseason non muovono la classifica ma aumenta la fiducia e la consapevolezza. I bianconeri sono sulla buona strada per diventare una compagine tignosa, in grado di infastidire parecchi avversari nella prossima Lega A e, casomai, evitarci di mettere in pericolo le coronarie con la volata finale. Anzi.

SOSA DIPENDENTI? FORSE MA… E’ saltato agli occhi di tutti: con Sosa in campo è un’altra Juve. E grazie verrebbe da dire: il dominicano è stato comprato per questo e per tale motivo viene pagato. Deve essere il leader offensivo, il principale terminale offensivo il ‘go to guy’ a cui affidarsi quando la palla scotta. E Sosa lo sa fare in modo intrigante. Essere dipendenti dalle sue lune non deve essere, necessariamente, visto come un male. Anzi. Avere un giocatore solido a cui dare la palla della vittoria, o per uscire dalle secche di una partita, è fondamentale nelle squadre di medio bassa classifica. E Caserta ha Sosa, lusso che nessuno si può permettere in quelle zone di graduatoria.



L’AZIONE. Sosa corre in contropiede, ribalta per Bostic che arriva come un treno, riceve sulla linea dei tre punti, finta il tiro, mette palla a terra, attacca il ferro e fa due punti. SENZA FARE PASSI. Quando vedo un americano compiere certe azioni mi emoziono ancora. Questo denota fondamentali di eccelsa qualità.

POCHI CHILI MA TANTO ARDORE. Sotto canestro è scontato dire che Caserta non ha un tonnellaggio impressionante, anzi proprio l’opposto. Ma così voleva coach Dell’Agnello e così è stata creata la squadra. Putney e Watt non saranno certamente due ‘fisicati’ ma hanno doti tecniche e di rapidità in grado di fare male. A sprazzi hanno fatto vedere cosa sanno fare e non mi dispiacciono affatto. Bisognerà correre e innescarli bene.

PUBBLICO FREDDINO. Non sto qui a dare lezioni a nessuno, lungi da me, ma mi aspettavo più partecipazione. Non tanto in numero di presenze a Pezza delle Noci, ma in quanto a partecipazione canora e sonora. Come sempre è toccato alla curva, nella prima giornata, tirare le fila mentre domenica è stato un piccolo teatro. Il campionato è un’altra cosa, ma un briciolo di passione in più non sarebbe stata cosa sgradita. A margine: che spettacolo la Fossa dei Leoni. Uno spettacolo sempre e comunque, forza Effe ti rivoglio in A.

VERITA’. Questa squadra, se vuole sognare i playoff, necessita di un rinforzo sugli esterni. Un giocatore in grado di sgravare Sosa dai compiti di playmaking (c’è capitan Giuri che può essere anche utilizzato in coppia eh), ma soprattutto di aumentare la pericolosità offensiva oltre l’arco. Se poi la salvezza è l’unico obiettivo (ben venga sia chiaro) allora si può andare avanti così inserendo Traini che, tutto sommato, si merita una chance per tutto quello che ci mette in campo.


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