CASERTA – Una vittoria che entra nella storia. La Casertana vince in rimonta contro il Taranto ed archivia, almeno lievemente, alla famosa delusione del 1992, quando i falchetti persero lo spareggio in Serie B e dovettero fare i conti con l’amara retrocessione. Partita dai due volti, con gli ionici in vantaggio nella prima frazione contro una Casertana incolore, poi nella ripresa tutt’altra squadra che ribalta il punteggio e protegge i tre punti, nonostante l’inferiorità numerica per le due espulsioni di Alessandro Potenza e Giannone. Grazie alla vittoria, i falchetti salgono a quota sei punti e danno seguito al blitz vincente di Pagani: modo migliore per prepararsi al confronto di Lecce.
LA COMMEMORAZIONE. Commozione all’ingresso in campo, con la consegna di un mazzo di fiori da parte del capitano rossoblu Alessandro Potenza davanti alla foto, esposta davanti ai distinti, dello storico tifoso Sastiano, scomparso nei giorni scorsi. In suo onore è stato osservato un minuto di raccoglimento, in seguito numerosi cori da parte dei Fedayn Bronx.
PRE-PARTITA. Nel suo 4-3-3 Andrea Tedesco conferma per dieci undicesimi la formazione che ha sbancato Pagani domenica scorsa. Al posto dell’infortunato Pezzella viene schierato Ramos sulla fascia sinistra: il terzino si aggiunge agli altri indisponibili Kuseta e Corado. Il trainer ospite Aldo Papagni opta per il 3-4-1-2 con Viola e Magnaghi in attacco. Assenti Balistreri, Sampietro ed Albanese.
PRIMO TEMPO. L’importanza della posta in palio spinge entrambe le compagini a non sbilanciarsi. Lo scontro diretto del Pinto può dire molto nel discorso classifica, per cui le due squadre si studiano nei primi venti minuti. Le emozioni latitano, di fatti il primo avvenimento da annotare è lo scontro fortuito tra Stendardo ed Orlando che sbattono le proprie teste al 20’: i soccorsi dei medici sociali ristabiliscono i calciatori che rientrano nei minuti successivi. Come accade spesso in partite munite di tale equilibrio, c’è bisogno di un episodio per sbloccare la partita e questo è ciò che accade al 23’. Viola penetra in area di rigore e viene atterrato da Finizio: per l’arbitro non ci sono esitazioni nel concedere il penalty che lo stesso Viola trasforma spiazzando Ginestra. Il goal subito dovrebbe scuotere la Casertana che però appare senza idee. Così i tentativi nascono sempre da azioni personali e da episodi fortuiti. Come nel caso del tiro-cross di Giorno che si stampa sulla parte esterna della traversa, prima di terminare sul fondo (28’). Non si assiste ad una manovra fluida dei falchetti, quindi riesce difficile scardinare la retroguardia tarantina. Ci prova al 32’ Ciotola che irrompe sulla trequarti e lascia partire un bolide che scheggia il palo. Nel finale della prima frazione, i padroni di casa tentano di pervenire al pareggio ma vanno a sbattere sul muro ionico, guidato da Stendardo. Si va al riposo con il Taranto in vantaggio per 0-1.
SECONDO TEMPO. All’intervallo lavata di capo di Andrea Tedesco ai suoi atleti e la Casertana rientra in campo rigenerata. L’autore del fallo del calcio di rigore, Finizio, si fa perdonare, guadagnandosi il penalty per fallo di Pambianchi. Dal dischetto Giannone è glaciale e firma il pareggio. Esplode di gioia il Pinto che spinge i rossoblù a non fermarsi. Il Taranto non demorde e si rende pericoloso con l’incursione in area di Viola per Paolucci che spara alto (63’). Altro episodio sfavorevole per i falchetti al 67’. Il capitano Alessandro Potenza viene espulso per la trattenuta su Magnaghi che era lanciato a rete indisturbato: fallo da ultimo uomo e rosso diretto dell’arbitro. La susseguente punizione di Viola termina alle stelle (68’). Nonostante l’inferiorità numerica, i falchetti non ne vogliono sapere di abdicare contro il Taranto ed anche in dieci creano maggiori pericoli. Al 70’ Maurantonio smanaccia il bolide su punizione di Giannone e Rainone si divora il goal, buttando fuori la palla da due passi di testa. Ma i falchetti godono di maggiore benzina nel serbatoio e concretizzano il ribaltone al 77’. Con gli ospiti proiettati in avanti, Matute recupera palla e fa partire il contropiede, servendo Carlini che se ne va sulla sinistra. L’ex Frosinone osserva il posizionamento di Giannone che, liberissimo, infila la sfera nell’angolino. Il Pinto diventa una bolgia per un goal che vale tanto per la storia della Casertana, i cui tifosi non hanno dimenticato quanto successo in passato. Nel finale grande brivido con l’uscita di Ginestra che cade a contatto con un avversario: Stendardo calcia a botta sicura ma Rainone salva sulla linea (89’). All’ultimo dei minuti di recupero, seconda ammonizione di Giannone per esser uscito troppo presto dalla barriera, in occasione della punizione di Stendardo. Quando poi Stendardo ricalcia la punizione alle stelle, è festa grande tra i tifosi per una vittoria attesa da ventiquattro anni.
Tabellino: CASERTANA-TARANTO = 2-1 (parziali: 0-1; 2-0)
CASERTANA: Ginestra, Finizio, Rainone, Potenza Alessandro, Ramos, De Marco (53’ Carriero), Giannone, Giorno (78’ D’Alterio), Matute, Ciotola (53’ Carlini), Orlando. In panchina: Anacoura, Fontanella, Pezzella, Lorenzini, Rajcic, De Filippo, Colli, Taurino. Allenatore: Andrea Tedesco
TARANTO: Maurantonio, De Giorgi, Pambianchi, Nigro, Stendardo, Potenza Francesco (57’ Paolucci), Magnagi, Altobello, Garcia, Bobb (59’ Lo Sicco), Viola (71’ Bollino). In panchina: Pizzaleo, Paolucci, Bollino, De Salve, Balzano, Langellotti, Lo Scicco, Njiki Tchoutou, De Toni. Allenatore: Aldo Papagni
RETI: 24’ Viola su rig. (T), 54’ Giannone su rig. (C), 77’ Giannone (C)
ARBITRO: Daniele Viotti della sezione di Tivoli (assistenti: Marinenza e Rotondale di L’Aquila)
NOTE: Ammoniti: Giannone, Ginestra (C); Altobello, Lo Sicco (T). Espulsi: Potenza Alessandro, Giannone (C). Angoli: 1-1. Fuorigioco: 1-0. Recupero: 1 nel primo tempo; 6 nel secondo tempo. Spettatori: 1.500