A tre giorni dal debutto casalingo della Casertana scoppia nuovamente la grana stadio. L’insediamento del Sindaco Carlo Marino sembrava aver appianato divergenze e problematiche delle precedenti gestioni, ma la burocrazia ha messo nuovamente i paletti tra l’Amministrazione e la Casertana. Il co presidente Pasquale Corvino è a dir poco avvilito perché dopo dieci mesi riecco lo stesso problema. “Adesso sono veramente stanco – sbotta l’imprenditore casertano – perché il dottor Iovino continua a minacciare chiedendo il versamento di 2000 euro per disputare una partita al Pinto. Mi sono nuovamente scontrato con lui che viene dalle politiche sociali e che evidentemente si è messo in testa di distruggere il calcio a Caserta. E vi spiego anche il perché. L’anno scorso pagammo 140 mila euro per lo stadio e 54 mila euro di tasse per le gare interne. Il Comune, come da regolamento, dovrebbe dare, in cambio la manutenzione del campo. La passata stagione invece noi pagammo anche il fitto. Cosa che non accade in nessuna città d’Italia. Quest’anno la storia si è ripetuta e adesso non ne possiamo veramente più. Abbiamo fatto noi la manutenzione, i lavori per la videosorveglianza, la messa a norma per l’entrata principale dello stadio, le pulizie, la manutenzione del manto erboso per la modica cifra di 80mila euro che avrebbe dovuto pagare il Comune e invece abbiamo pagato noi. Questo signore continua a chiamare e dice che vuole i soldi del campo. Ma di quale campo se loro non hanno tirato fuori un centesimo e ci siamo dovuti accollare tutte le spese noi prima ancora di partire? A questo punto domenica non giochiamo e i tifosi troveranno i cancelli chiusi. Se il calcio a Caserta deve morire, morirà per colpa del dottor Iovino. Significa che i nostri tifosi verranno a farsi una passeggiata a vuoto per colpa sua”. Insomma ancora una volta è scontro con il Comune. E dire che allo stesso Iovino meno di un anno fa, dopo un incontro tra il presidente Corvino e l’allora Commissario Prefettizio Mariagrazia Nicolò, fu tolto l’incarico dello sport e fu affidato al dottor Biondi.