La voglia di ricominciare, la grinta per vincere e la rabbia di non avere più al suo fianco un amico come Alfonso Benadusi. Sentimenti opposti si celano nella mente di Sergio Di Meo, l’uomo che è riuscito con enormi sacrifici a diventare il presidente della squadra di pallavolo capace di riportare la Serie A nella città di Aversa. La prematura dipartita di una persona che “ho conosciuto per 47 anni” ha, almeno per qualche attimo, fermato la sua caparbia facendolo riflettere sulla crudeltà della vita ma poi ha capito che bisognava andare avanti “anche e soprattutto per Alfonso, un uomo che ha amato questa nostra squadra riuscendo ad essere sempre presente. Ha reso tutto più semplice in questi anni. E’ stato per me un fratello ed ora sento forte la sua assenza. Ma lui sono sicuro di una cosa: ci guiderà e ci porterà alla vittoria dall’alto”. Il dirigente normanno sarebbe stato sicuramente presente al via della preparazione atletica del 18 agosto nella tendostruttura di Parete e sarebbe stato felice di vedere un gruppo che è già coeso: “Quello che ho visto in questo raduno è stato fantastico – ha affermato il presidente Di Meo – perché ho visto subito i ragazzi ridere e scherzare tra di loro. Anche i due brasiliani si sono ben integrati ed hanno già imparato le prime parolacce – dice ridendo – che ovviamente hanno loro insegnato i nostri ‘veterani’. C’è un ambiente tranquillo ed è molto soddisfatto anche coach Pasquale Bosco che mi sta parlando molto bene di tutti i ragazzi che abbiamo a disposizione. E poi un elogio a parte penso debba meritarlo Enrico Libraro: ha la voglia di un ragazzino e la grinta di un vero condottiero. E’ lui l’esempio per tutti i più giovani”. Quello che tutti i tifosi vogliono sapere è a cosa possa ambire la Sigma Aversa e il numero uno normanno preferisce volare basso: “Ci sono squadre ben più attrezzate di noi. Siena, Tuscania e Castellana sono formazioni costruite per vincere il campionato e le ultime due le affrontiamo nelle prime due giornate. Poi c’è Santa Croce e quindi ci potremmo essere noi con altri club. Questo girone però è particolare perché arrivare quinti significa disputare i play off mentre arrivare sesti significa lottare per non retrocedere. Quello che mi sento di dire è che questo gruppo debba prima pensare ad una salvezza tranquilla e poi lottare per quel quinto posto che significherebbe chance di promozione in A1. So solamente una cosa: ad Aversa non passerà facilmente nessuno grazie al sostegno dei nostri tifosi”. E Di Meo svela in anteprima i prezzi degli abbonamenti: “Costeranno 70 euro e daranno la possibilità di accedere al Palajacazzi per 14 partite. Abbiamo deciso di mantenere i prezzi molto bassi perché vogliamo riempire il palazzetto. Ogni singola gara invece costerà 7 euro”. E in chiusura uno sguardo al settore giovanile: “Quest’anno punteremo tantissimo sulla leva e sul settore giovanile perché è da qui che si potrà lavorare per un futuro migliore nel mondo della pallavolo. Ignazio Nappa, direttore tecnico della società, lavorerà tantissimo sui giovani e cercheremo di portare ad Aversa i migliori talenti della Campania. Sperando che tra di loro ci possa essere il fuoriclasse del domani”.