L’ARMA IN PIU’. Passione e calore per il Gladiator. La Brigata Spartaco pone fine alla contestazione



La Brigata Spartaco davanti l'Anfiteatro
La Brigata Spartaco davanti l’Anfiteatro

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Un ritorno in pompa magna. Dopo tre anni di contestazione, la Brigata Spartaco ha manifestato pubblicamente il proprio desiderio di tornare a sostenere il Gladiator “come Dio comanda”. E lo ha fatto con una scenografia che avrebbe fatto impallidire curve ben più note del panorama calcistico internazionale. In occasione della presentazione ufficiale della società neroazzurra, avvenuta venerdì scorso davanti alla splendida cornice dell’Anfiteatro, il gruppo ultras sammaritano ha dato vita ad uno spettacolo di fumogeni e cori per le vie del centro storico di Santa Maria Capua Vetere, infiammando quel clima tranquillo che si vive in una notte di mezza estate. Impatto devastante per quanti avevano quasi dimenticato l’animosità dei fedeli sostenitori sammaritani e, soprattutto, per i nuovi calciatori del Gladiator che hanno fatto la conoscenza col calore del tifo neroazzurro. E se atleti del calibro di Gianmarco Tedesco, Flavio Marzullo e Ciro Manzi si sono messi a filmare tale performance con i telefonini, nonostante abbiano giocato in piazze infuocate come Rimini, Reggio Emilia, Arezzo, Cava de’ Tirreni e Torre del Greco, vuol dire che in passato non sono stati abituati a vedere spesso tale entusiasmo.

Lo striscione esposto dalla Brigata Spartaco in merito all'argomento stadio
Lo striscione esposto dalla Brigata Spartaco in merito all’argomento stadio

LA FINE DELLA CONTESTAZIONE. La Brigata Spartaco ha deciso di scendere in campo, ponendo fine ad una contestazione che è partita ufficialmente il 15 novembre 2013 (strana coincidenza, il Gladiator tornò al Piccirillo proprio contro quel Progreditur Marcianise da cui ora ha ereditato il titolo). Quel giorno il “Mario Piccirillo” riapriva ufficialmente i battenti, dopo i lavori di restyling che erano stati indetti dall’Amministrazione Comunale dell’allora sindaco Biagio Maria Di Muro.  Un’opera, per una cifra che ammonta a circa 165mila euro, che è servita a fare dell’impianto sammaritano un parcheggio pedonale più che uno stadio. Che tanti soldi siano stati utilizzati solamente per buttare giù i vecchi gradini ed irrobustire le mura di recinzione, sembra un’esagerazione. Che tale somma doveva essere usata anche per installare le tribune prefabbricate, quasi tutti se lo sono dimenticati. Ma non la Brigata Spartaco che ha sempre criticato il modus operandi della politica sammaritana targata Di Muro ed in questo triennio ha confermato la propria lontananza dal Piccirillo, a causa del suo mancato adeguamento e per una gestione societaria alquanto strana. Ora le prospettive future sembrano finalmente positive, con la creazione di una società trasparente e l’arrivo nei prossimi giorni delle tribune prefabbricate. Motivi che hanno indotto la Brigata Spartaco a porre fine alla contestazione.



Lo striscione della Brigata Spartaco (foto Giuseppe Melone)
Lo striscione della Brigata Spartaco (foto Giuseppe Melone)

IL CALORE. Quest’anno il gruppo ultras sammaritano tornerà a seguire il Gladiator con quella passione che l’ha sempre contraddistinto (Giggione e Nando sostenitori da lassù). Ma ora spetta anche alla società venire incontro, con qualche gesto che di certo verrebbe apprezzato. In primis la scelta di essere inseriti nel girone H, per intenderci quello che riguarda squadre di Puglia, Basilicata, Campania, Molise ed Abruzzo, a dispetto del girone I che prevede troppe trasferte in Sicilia e Calabria e quindi un dispendio economico più oneroso. Ovviamente è la Lega Nazionale Dilettanti a decidere, ma se da parte del team neroazzurro arrivasse la disponibilità a far parte del girone H, di sicuro i vertici dilettantistici ne terrebbero conto. In seconda istanza, ma non meno importante, è la scelta di abbandonare il centro sportivo “Talamonti” di Caserta, impianto in cui la squadra di Luigi Squillante svolgerà le sedute di allenamento per tutto il ritiro (annullata la settimana all’Hotel Valleverde di Sant’Angelo in Formis”) e per l’intera stagione agonistica (tranne amichevole del giovedì e rifinitura fissate al Piccirillo). Per un gruppo organizzato come la Brigata Spartaco, Caserta è la cosiddetta “tana del lupo” per via della rivalità con i Fedayn Bronx della Casertana, quindi la presenza fissa degli ultras sammaritani al Talamonti verrebbe vista come un affronto non digeribile. Ciò spiega la loro totale assenza e la presenza di pochi tifosi autonomi al Talamonti per caricare i neroazzurri nella prima settimana di ritiro. Richieste sono già arrivate indirettamente all’orecchio dello staff societario che conosce l’importanza del tifo sammaritano ma fino ad ora ha le mani legate, perché di strutture a Santa Maria Capua e dintorni ce ne sono poche (vedi San Prisco, Casapulla, Curti e Vitulazio). Ma in qualche modo si deve fare, perché da sempre il Gladiator ha costruito le proprie vittorie grazie a quel connubio con la propria città e con i propri tifosi, presenti in massa ad ogni allenamento e partita, che deve tornare ad esistere. Inderogabilmente.


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