Oltre 350 gol segnati in carriera dall’Eccellenza alla Lega Pro di cui ottanta solo con la maglia del Gladiator. Parliamo di Gaetano Romano che è stata un’autentica bandiera del club sammaritano. Da quando i neroazzurri sono tornati in serie D grazie all’acquisizione del titolo sportivo del Marcianise, in città è tornato l’entusiasmo dei vecchi tempi, proprio come quando il «cobra» segnava e infiammava i tifosi. «Il mio rapporto con il Gladiator e l’intera città di Santa Maria Capua Vetere è stato sempre speciale – racconta il bomber oggi allenatore di una scuola calcio ad Arzano – perché ho trascorsi tre anni indimenticabili. La doppia promozione dall’Eccellenza alla C2, il calore e la vicinanza delle persone che ti trascinava anche quando incontravi difficoltà. Eravamo un gruppo unito e vincente e fu proprio grazie a quella società che mi rilanciai. Fu una sorta di trampolino per me. Arrivavo da un brutto infortunio con la maglia della Sangiuseppese, mi diedero fiducia e da quel momento non mi sono fermato più». Gli ultimi acquisti della dirigenza neroazzurra fanno presupporre che sarà un 2016/2017 da protagonista. «Dopo tante amarezze – prosegue Romano – è arrivato il momento di ripartire da dove si era interrotto il discorso oltre dieci anni fa. Tra Promozione, Eccellenza e qualche anno in serie D, il Gladiator deve recitare un ruolo importante nel prossimo campionato e vedendo le prime operazioni di mercato sono davvero contento. L’attuale dirigenza è consapevole di essere in una piazza che ti dà tanto ma nello stesso tempo vuole essere ricambiata. Stanno arrivando giocatori di esperienza, abituati a lottare per traguardi prestigiosi. Parliamo di Flavio Marzullo il «Mago» a cui sono molto legato così come Del Sorbo, giocatori che possono farti fare il salto di qualità anche se bisogna essere consapevoli che vincere non è mai facile e la concorrenza sarà spietata. I presupposti per primeggiare ci sono, ma ho vinto diverse volte in questa categoria e se ognuno reciterà il proprio ruolo allora i risultati arriveranno. Alle spalle serve una società forte e bisogna essere sempre molto uniti anche nei momenti difficili perchè nel calcio prima o poi arrivano. Il tecnico? Squillante credo sia proprio l’uomo giusto per questa squadra e ovunque è andato ha portato risultati. E’ stato sempre la prima scelta e hanno tutti grande fiducia. Inoltre parte col vantaggio di essersi già seduto su quella panchina e il pubblico lo stima». Romano è stato un vero e proprio beniamino del pubblico, una bandiera di quella squadra che per tre stagioni di fila riuscì ad ottenere risultati importanti offrendo anche un bel calcio. «Il mio augurio – conclude – è rivederli nuovamente il Gladiator in vetta perché quei ragazzi, quel tifo che porto sempre nel cuore, potrà essere l’arma in più per arrivare lontano. Li seguo sempre con tanto affetto e ho un ricordo speciale per Giggione perché era un vero amico. Una domenica a Gela c’erano solo cinque tifosi sugli spalti, uno era lui. La sua scomparsa mi ha lasciato un grande vuoto dentro».
Dal Il mattino del 3 Luglio