Il profumo della serie D, la gioia per aver centrato un traguardo incredibile. Poi d’un tratto apri gli occhi e ti rendi conto che è tutto svanito. E’ esattamente quello che è accaduto ai Tre Pini Piedimonte Matese che da giovedì sera si è vista revocare al promozione in quarta serie. La Gioventù Calcio Dauna era stata penalizzata per un illecito sportivo consentendo così ai biancoverdi di salire in serie D. L’esito del ricorso molisano ha invece stravolto tutto restituendo la vetta al Dauna. “E’ una sentenza che dobbiamo accettare però non condividiamo affatto”. Sono le parole piene di rabbia e rammarico del presidente Marcellino Pepe. “E’ stato stravolta una sentenza del giudice sportivo pur essendoci stato un illecito acclarato. Il punto di penalizzazione e i 5000 euro di ammenda sono una beffa che non meritavamo. Era meglio non infliggere nulla poiché davvero non ha senso. Purtroppo c’era la possibilità che si verificasse una cosa del genere e si è concretizzata”. Ci sarebbe il terzo grado di giudizio, ma il presidente non ne vuol sentire parlare: “Ricorrere al Coni? E per cosa, perdere ulteriore tempo. Questa cosa è stata fatta ad arte perché il 12 luglio scadono le iscrizioni e noi non abbiamo davvero tempo per continuare a lottare inutilmente. Da lunedì inizieremo a pensare alla nuova stagione sportiva sperando di essere più fortunati”. La possibilità di un ripescaggio non è scartata ma: “Anche in questo caso ci andremmo a scontrare con date estremamente ridotte. Dovrebbero però darci una proroga commisurata a quello che ci è successo. Non smetteremo di continuare ad inseguire il nostro sogno, ma non possiamo nascondere la nostra delusione. Siamo amareggiati dal sistema dilettanti anche se sono cose che accadono in A, B e Lega Pro. Con professionalità e impegno ci metteremo a lavorare con maggiore impegno per portare Piedimonte dove merita”.