SANTA MARIA CAPUA VETERE – Non ci sono dubbi, il nome Gladiator fa gola a tanti tifosi che, se potessero, sceglierebbero quel nome per chiamare la propria squadra di calcio. Un termine che deriva dalla lingua latina, gladiator-gladiatoris (per aggiungerci anche il genitivo) e che in italiano si traduce letteralmente “gladiatore”. Dal 1924 questa denominazione è stata utilizzata ufficialmente dalla squadra di calcio di Santa Maria Capua Vetere, città nata sui resti della antica Capua, in quanto in essa è ubicato l’Anfiteatro Campano, sede della vecchia scuola dei gladiatori. Mentre normalmente le società di calcio inseriscono nel nome le città in cui nascono, il Gladiator fa storia a sé. Per circa novantadue anni, il club neroazzurro ha goduto dell’esclusività nel campionato di calcio a 11, fatta eccezione per un nome abbastanza simile che è stato adottato dalla locale squadra di calcio a 5 (Futsal Gladiator prima e Gladiator S. Erasmo poi) e per una scuola calcio (Real Gladiator).
IN SERIE D. Nella prossima stagione, dopo quasi cento anni di storia, ben due società dal nome Gladiator faranno parte dell’organigramma delle migliaia di squadre che giocano in Italia, tra la Serie A e la Terza Categoria. Come può accadere una cosa del genere? Ve lo spieghiamo subito. Al “Mario Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere giocherà quest’anno l’A.S.D. Gladiator srl, società che fino all’anno scorso si chiamava Progreditur Marcianise e che disputerà la Serie D. Grazie alla trattativa concretizzata nelle scorse settimane, il titolo è stato trasferito da Marcianise a Santa Maria Capua Vetere, ora nuova sede sociale. Dell’organigramma societario fanno parte sia la famiglia D’Anna che una cordata di dodici imprenditori, guidata da Giacomo De Felice. Entrando nel dettaglio, la cordata di dodici imprenditori detiene il 75% delle quote societarie mentre la famiglia D’Anna il 25%. Come ufficializzato ieri, la carica di presidente sarà rivestita da Gianni Morico, tra i proprietari del famoso brand casertano “Morico La casa del pane”. Nei prossimi giorni la Lega dovrebbe autorizzare sia il cambio di denominazione che sede sociale.
IN ECCELLENZA. E che ne è stato della società che fino allo scorso anno giocava nella città dell’Anfiteatro? Il team in questione, l’A.S.D. Gladiator 1924 è stato spostato ad inizio gennaio da Santa Maria Capua Vetere a Casal di Principe, dopo che il presidente Ciro Ongari si è messo d’accordo con l’imprenditore Umberto Diana per effettuare la fusione con il Futsal Pietramelara, club di Prima Categoria che gli addetti ai lavori e la stampa chiamano Real Albanova. Fino al 22 giugno, data di scadenza per le fusioni ed i cambi di denominazione e sede sociale, lo staff dirigenziale ha cercato in tutti i modi di unire le società ed acquisire la dicitura Real Albanova, ma non c’è stato verso. Secondo quanto dichiarato da dirigenti del team “il Comitato Regionale Campano ha infatti riferito che non c’erano i presupposti per la fusione, in quanto le modifiche per il titolo possono avvenire ogni due anni. E poiché nell’estate del 2015, il nome è stato modificato da A.S.D. San Felice Gladiator ad A.S.D. Gladiator 1924, in questa stagione non è stato possibile”. Ovviamente questa resterà la denominazione burocratica ed ufficiale, mentre per tutti, ufficiosamente, sarà Real Albanova. Per tutte queste ragioni, la stagione che sta per iniziare avrà ai nastri di partenza l’A.S.D. Gladiator srl in Serie D e l’A.S.D. Gladiator 1924 in Eccellenza.