Quella appena conclusa è stata la stagione della linea verde per l’Aversa Normanna. Ed il risultato è stato decisamente buono: sesto posto in classifica, con 53 punti (si partiva da -2), al termine di un campionato che ha visto 27 risultati utili (13 vittorie e 14 pareggi) su 36 partite. Solo 9 le sconfitte: per capirci solo quattro squadre, le prime tre in classifica ed il Gragnano, ne hanno perse meno. E questo non può che significare una cosa: che il lavoro fatto con il vivaio è stato ottimo. E che magari, con solo un pizzico di esperienza in più, si poteva anche arrivare almeno quarti. Da qui si potrà, anzi si dovrà, ripartire per la pianificazione della prossima stagione ed inseguire il ritorno tra i professionisti. Ma non è questa la sede. Accantoniamo il futuro ed andiamo a vedere cosa ha funzionato e cosa meno in questa stagione.
LA SOCIETA’. Ha puntato sui giovani ed ha fatto bene. Non essendoci i capitali per puntare alla promozione e con una concorrenza da paura, fatta di società che avevano budget quanto meno tre volte quello normanno, meglio puntare sui campioncini in erba fatti in casa. Come ha fatto bene ad affidarne la guida a Mauro Chianese, alla prima panchina di una prima squadra. Ed il sesto posto finale è un giusto premio. Senza contare che mai ha perso di vista il territorio e la solidarietà. VOTO: 8
LO STAFF. Il ds Michele Orabona ha fatto un lavoro straordinario. E’ stato il primo a pensare a Chianese, dopo gli ottimi risultati con il settore giovanile, ed i risultati gli hanno dato ragione visto che la squadra allestita ha lottato fin quasi all’ultimo per i play-off. Ed a quanto pare le sorprese in arrivo dal settore giovanile non sono finite. VOTO: 8.5
L’ALLENATORE. Dopo tanta esperienza nel settore giovanile, Chianese ha avuto la sua occasione. L’ha sfruttata bene, dimostrando che i risultati con la Berretti non erano frutto del caso, costruendo una squadra equilibrata. Ha valorizzato ragazzi che sono finiti nel mirino di squadre di categoria superiore ed onorato la partecipazione alla coppa Italia, spesso da troppi snobbata. E’ partito in sordina ma poi sono arrivati anche i risultati: insomma una scommessa vinta. VOTO: 8
LA SQUADRA. Anzitutto i numeri: 40 gol fatti e 33 quelli subiti, che piazzano i normanni al settimo posto sia come attacco che come difesa del campionato. Ma il numero più importante è quello della retroguardia, se si pensa che 33 sono le reti subite dalla Cavese che ha poi vinto il play-off. La differenza reti è risultata +7, quinto posto nella speciale classifica. Tutti questi numeri dimostrano, oltre l’equilibrio della squadra, che probabilmente i calciatori hanno raggiunto il massimo a loro disposizione. Alcuni dei quali sono pronti anche per altre categorie. Segnatevi questi nomi: il difensore Calvanese, già convocato per la ‘Viareggio Cup’, gli attaccanti Romano e Guillari, il terzino Del Prete, a gennaio nel mirino dell’Avellino. Voto 7.5