Diciannove maggio duemilasedici. Palazzetto dello Sport di Casagiove. In questo giorno e in questo luogo, signori, si è fatta la storia. SMAV Bulls vince le finali playoff mettendo fine al regno di Phoenix in una serata che verrà ricordata per gli anni a venire…. Gli SMAV scendono in campo forti del risultato di Gara 1 e finalmente coscienti delle proprie possibilità. Facce lunghe tra i Phoenix che sanno di non poter fallire se vogliono giocarsi il terzo titolo consecutivo nella torcida del Pala Bachelet. Coach Sasso sa di tenere per le mani il potenziale che può permettergli di portare il titolo all’ombra del Calzolaio e chiede ai suoi un ultimo sforzo. Pubblico delle grandi occasioni da una parte e dall’altra. Atmosfera da notte magica e percussioni d’ordinanza. Ore 21.30 in punto: palla a due, si comincia ed è subito Bulls. I vicani giocano sciolti quasi non sia una finale. Phoenix sembra in affanno e fatica a trovare il canestro avversario. Salanti, Guida e un ottimo Ferraro giocano di par loro ma è la classe di Fucci che fa la differenza. Dietro la difesa tiene botta e Buzzoni pare non riuscire a sfondare come al solito. Il primo quarto si chiude con i Phoenix doppiati e con gli SMAV padroni del campo. Neanche il tempo di cominciare a crederci che i Phoenix fanno capire che non ci stanno e che servirà sputare sangue per portare a casa la partita. Ha inizio un secondo quarto di passione per i Bulls che patiscono il ritorno dei padroni di casa. Qualche fallo di troppo e un po’ di nervosismo appesantiscono le gambe dei vicani che non riescono più a fare la partita e sembrano viaggiare con il freno a mano tirato. Così, a meno 3 minuti dalla sirena di metà gara, gli ospiti vanno in tilt e subiscono una spaventosa rimonta dilapidando in un amen 10 punti e finendo per trovarsi sotto di 5. Gran brutta battuta d’arresto e morale sotto i piedi in casa Bulls. L’intervallo arriva nel momento forse più opportuno per spezzare il ritmo dei Phoenix e per far riprendere fiato ai vicani. Come già accaduto in stagione tocca a coach Sasso strigliare i suoi: “servono grinta, muscoli e cervello perché certi mach si vincono con la testa prima ancora che con i canestri. La vittoria è a portata di mano e nulla è perduto, tornate in campo e andatevi a prendere questa dannata coppa perché è per questo che siamo venuti” sembra urlare ai suoi. Parte il terzo quarto e i Bulls faticano a spiccare il volo. I Phoenix sembrano avercene ancora di più, gasati dalla straordinaria rimonta, con ben 27 punti messi insieme nel secondo quarto, giusto per far capire che gli ultimi due trofei non si sono messi in bacheca da soli. Il tono del match sale, Bulls cerca di costruire ma Phoenix risponde colpo su colpo. Ad ogni canestro Bulls replica Phoenix in un clima di sostanziale equilibrio che vede gli ospiti mettere insieme 14 punti ma i padroni di casa segnare due tacche in più sul tabellino chiudendo addirittura con sette lunghezze di vantaggio a dieci minuti dalla fine. Se si vuole avere la meglio su questi Phoenix bisogna mettere in campo i migliori Bulls. Ma nonostante i buoni propositi Phoenix non molla di un solo centimetro e continua a mettere sotto pressione gli ospiti che a 7 minuti dalla fine sono a 10 lunghezze dai padroni di casa: 51 – 41. Ma questa non è sera per compromessi, non esiste alternativa alla vittoria. Fucci lo sa bene e trascina i suoi negli ultimi sette minuti che fanno partita a se. I Bulls si fanno aggressivi e sanno di dover rischiare se vogliono portare a casa il risultato: è la pecora che si fa leone. Giuliano Schiavone inizia ad attaccare il ferro con decisione e carica di falli gli avversari, aprendo così le corsie offensive alle frecce acuminate di Salanti e Fucci. Di due punti in due punti lo scarto si assottiglia e mentre gli ospiti iniziano a crederci, i padroni di casa cominciano a sentire l’odore della sconfitta. Il ritmo del match continua a salire, in difesa The Cap Affinita decide che per stasera era abbastanza e blocca tutto, coadiuvato da un tenace Iuliano. Phoenix non regge, è sorpasso. I Phoenix tentano l’ultimo disperato arrembaggio ma mentre sono lì per riacciuffare il pari, Fucci trafigge il canestro avversario con una bomba del più quattro, che ridà energia ai suoi e fa tremare le speranze viola e regala il primo successo ai vicani.
Phoenix Caserta – SMAV BULLS 57 – 66
PHOENIX CASERTA: Buzzoni 18, Barbato 2, Proto 9, Spadaccio 9, Pirone 3, Visca 4, Iannucci 5, Paragliola 7, Razza, De Angelis, Pepe, Canzano.
SMAV BULLS: Fucci 22, Ferraro 10, Salanti 9, Guida 10, Laudiero 2, Schiavone G. 4, Schiavone F. 5, Affinita F. 2, Crisci 2, Zimbardi, Iuliano, Nuzzo. PARZIALI: 9-18, 36-31, 52-45