Cus Caserta, enorme il rammarico di Ventimiglia: “Abbiamo staccato la spinta troppo in fretta”



Guido Ventimiglia (foto Domenico Vastante)
Guido Ventimiglia (foto Domenico Vastante)

CASERTA – Non si è ancora sopito il rammarico del Cus Caserta per la qualificazione al triangolare di accesso alla Serie B, sfumata in un finale pirotecnico a “La Rampetta” di Santa Maria Capua Vetere, nella sfida valevole per il secondo turno play-off del girone unico di Serie C1. Quando tutto lasciava pensare che la bilancia pendesse completamente a favore dei casertani, il Gladiator S. Erasmo ha invertito la rotta ed ha ribaltato il punteggio con uno scatto d’orgoglio tra gli ultimi tre minuti regolamentari ed i supplementari.

L’AMAREZZA. Non sa a cosa addebitare tale calo di concentrazione nella fase cruciale del match il promettente trainer casertano Guido Ventimiglia: “L’amarezza è ancora fortissima, perché avremmo meritato come loro di giocarci la fase finale. Non so se siamo stati sfortunati o poco attenti, alla fine è mancato qualcosina ma dobbiamo essere orgogliosi del nostro campionato”. Parole dette con un tono di voce che non nasconde il dispiacere per essere stati ad un passo dal compiere una grande impresa. Delusione causata da 180 secondi che hanno rovinato la prestazione perfetta dei precedenti 57 minuti della sua baby-gang.



LA GIOVENTU’. Non semplice da digerire un’eliminazione del genere, ma ovviamente la giovane età del roster casertano alimenta le speranze per le prossime stagioni: “E’ tutta una questione mentale. Quando stavamo vincendo 6-3, eravamo praticamente con la testa già alla fase successiva. Non sono stati recepiti alcuni messaggi, qualcuno purtroppo ha staccato la spina troppo in fretta. Siamo giovani e ci può stare. A volte” – conclude Ventimiglia – “alcuni episodi fanno la differenza. Ad esempio abbiamo sprecato alcune occasioni con il portiere di movimento, soluzione che nel secondo tempo hanno tentato anche loro e noi non abbiamo neanche tirato in porta preferendo tenere palla. Da queste batoste dobbiamo prenderci il buono ed il cattivo”.


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