CASERTA – Troppo forte il richiamo di una delle imprese storiche del Nuovo Millennio. Quasi mai nel calcio si è assistito ad una favola del genere, in Inghilterra solo il Nottingham Forrest di Brian Clough è riuscito a fare addirittura meglio nel 1978. Di regola, a vincere sono le squadre che hanno speso il maggior numero di soldi, così da accaparrarsi molti dei campioni in circolazione. Nel calcio l’equazione “investimenti = soldi = campioni = vittoria” è molto efficace, tanto da raggiungere una percentuale del 95% delle possibilità di trionfo. Ma fortunatamente la palla a spicchi, ci insegna che tutto può succedere. L’emblema del tanto decantato “nothing is impossible” è il Leicester, club della cittadina capoluogo della contea del Leicestershire nella regione delle Midlands Orientali. Nella stagione appena conclusa, le Foxes (le Volpi, così come vengono chiamati affettuosamente dai propri tifosi) hanno conquistato la Premier League, facendo sognare il mondo intero e superando in una mitica cavalcata vere e proprie corazzate, del calibro di Manchester City, Chelsea, Arsenal, Manchester United e Tottenham.
DA TERRA DI LAVORO A LEICESTER. Da ogni dove tante persone si sono catapultate nel paesino britannico per festeggiare la stagione spettacolare della truppa dell’ultimo vecchio perdente del calcio italiano Claudio Ranieri. All’improvviso tutti si sono accaniti a seguire le gesta di Jamie Vardy & soci, divenendo fans sfegatati non tanto del Leicester ma di quella parabola che vede prevalere i deboli al cospetto dei forti e ricchi. Ed anche dalla provincia di Caserta alcuni ragazzi, ammaliati dalla sirena blues e dal fenomeno “La Macchinata Ignorante” scatenato dalla pagina facebook Calciatori Brutti, sono saliti sull’aereo e si sono recati a Leicester. Anche calciatori, come nel caso di Antonio Di Pippo ed Andrea Zampetti, rispettivamente centrocampista e difensore delle Aquile Rosanero, club che milita nella Terza Categoria casertana, ed in passato atleti della Boys Caserta Maddalonese. Entrambi hanno assistito alla festa scudetto del Leicester, dopo il trionfo di sabato scorso con l’Everton, non potendo però accedere al King Power Stadium, poiché i biglietti erano introvabili da circa diverse settimane. Un’esperienza stupenda per i due giovani casertani che hanno voluto toccare con mano la favola del Leicester. Un’impresa che rimarrà indelebile nella storia del calcio.