Gara 1 dice Bulls. Sotto il cielo di Vicus Novanensis, la finale playoff si apre con il successo dei padroni di casa su Phoenix. Gradinate piene al Pala Bachelet con il pubblico di casa particolarmente consistente e strepitante già dal prepartita. Tra le fila dei ragazzi di coach Sasso spicca nuovamente l’assenza di Zimbardi, non convocato per scelta tecnica ma comunque presente a bordo campo per supportare i suoi compagni. Palla a due e sono gli ospiti a dire la prima parola. I Bulls non ci stanno e si riportano subito in vantaggio con un Salanti scatenato e un “Bum Bum” Fucci particolarmente prolifico dall’arco dei 6,25. Buone giocate su entrambi i fronti ma sono i padroni di casa a fare la partita. Il primo quarto si chiude con i vicani in vantaggio di 9 punti sugli ospiti, vantaggio che rimarrà pressoché immutato anche nel secondo quarto quando saranno ancora gli SMAV a dettare legge con i Phoenix incapaci di portare il distacco sotto la doppia cifra, finendo addirittura a -13 sulla sirena che manda le squadre a riposo. Buon secondo quarto per Guida, Affinita (a segno con una bomba da 3) e un Laudiero in grande spolvero con coach Sasso che tiene a riposo Salanti e Fucci. Inizia il terzo quarto e i Bulls, come già accaduto molte, troppe volte in stagione, vanno in folle. Per comprendere l’entità dei fatti diamo qualche numero: tra il primo e il secondo quarto i tori mettono insieme 39 punti, 16 nel primo e 23 nel secondo contro i 26 di Phoenix; nel terzo quarto invece sono solo 6 i punti messi a segno, mentre Phoenix segna 13 tacche in tabellino portandosi pericolosamente a -6. Vantaggio dilapidato e fiato sul collo, con i viola che crescono costringendo i locali a chiudersi in difesa. Buzzoni e Barbato seminano il panico tra le fila dei padroni di casa con gli Schiavone e Crisci chiamati a fare gli straordinari in difesa, talvolta in condizione di mismatch. I cambi in corsa di coach Sasso, con l’innesto di Iuliano arrivato solo nell’intervallo di gara, non portano miglioramenti. Il canestro di Phoenix pare stregato anche quando i padroni di casa cercano di riprendere in mano la partita assaltando la lunetta avversaria: ci provano dal post alto, dal post basso e dal colorato ma nulla, non va. Una serie impressionante di in&out con la palla a spicchi che danza più volte sul bordo del canestro per poi uscire. Come se non bastasse, una direzione di gara non sempre all’altezza della situazione concede tantissimo agli ospiti che riducono il distacco soprattutto grazie ai tiri liberi (addirittura 21 quelli messi a segno a fine partita contro gli 8 dei Bulls, ndr). Così non va, bisogna cambiare spartito, sembra urlare Sasso ai suoi. Al nervosismo in casa Bulls fa da contraltare l’eccitazione di Phoenix che sogna il sorpasso-beffa nel finale. Il quarto quarto si apre con gli ospiti decisi a pungere e … a fare male. Con la mal celata intenzione di far saltare i nervi, si assiste a qualche fallaccio gratuito di troppo, prima su Laudiero e poi su Salanti. La situazione si fa incandescente ma dalle panchine si fa segno di mantenere la calma. Mancano quattro minuti alla sirena finale, SMAV tiene, ma 5 punti sono un vantaggio troppo esiguo per giocare tranquilli. Al 36’ Salanti decide di sfondare, taglia la difesa avversaria da destra a sinistra e tenta la zingarata. Canestro. A questo punto, con i giochi ancora aperti e con gli ospiti che dimostrano di poter dire ancora la loro, prende corpo la pagina più brutta della partita. Salanti, ancora a terra, viene colpito da una pallonata al viso. Se qualcuno cercava di far saltare i nervi, commettendo questo flagrant quel qualcuno era appena riuscito nel suo intento. Il play vicano non ci sta, vola qualche spintone e qualche parola di troppo. Il pubblico si scalda. Incomprensibilmente uno dei due arbitri espelle Salanti e fischia solo antisportivo per i Phoenix. Non senza qualche difficoltà si ristabilisce la calma per affrontare gli ultimi delicatissimi minuti. Le squadre si distendono, Phoenix cerca la spallata con i suoi pezzi forti, Bulls vuole mettere il risultato al sicuro affidandosi a Fucci. La palla pesa. Dopo una bomba siderale di Barbato a tabellone, anche gli dei del basket sembrano schierati con i viola, ma a meno di un minuto dal termine, Nuzzo sale in cattedra e con un affondo da manuale con doppia finta a rientrare semina la difesa avversaria e va a canestro. +7, è la resa. Sugli spalti è già festa. Gli ultimi secondi si giocano solo sotto canestro di Phoenix, la sirena scandisce la fine del match e incorona Bulls regina di gara 1.
SMAV BULLS – Phoenix Caserta 60-53 (16-7; 39-26; 45-39)
SMAV BULLS: Fucci 19, Salanti 13, Nuzzo 2, Ferraro 2, Affinita 3, Guida 8, Laudiero 4, Crisci 2, Schiavone F.2, Schiavone G.3, Iuliano 2, Della Rocca Phoenix Caserta: Buzzoni 18, Barbato 15, Visca 6, Proto 7, Paragliola 2, Spadaccio 5, Pepe, Landolfi, Pirone, Iannucci, De Angelis, Razza
Ufficio Stampa SMAV Bulls