Attraverso il sito ufficiale della Casertana, Raffaele Gragnaniello ha parlato della squalifica, i playoff, tifosi e una nomina speciale all’Aic.
Contro la Paganese ha indossato i gradi di capitano. Una grande emozione, accompagnata da un gesto importante: “Quando mi era stato comunicato che contro la Paganese sarei stato io il capitano è stato senza dubbio un grande onore. Capitano non è semplicemente chi indossa la fascia, ma chi rappresenta tutta la squadra. E proprio tutti insieme abbiamo voluto dedicare un pensiero a Fabio Mangiacasale con una fascia speciale su cui comparivano il suo nome e il suo numero 7. Mi sembrava il minimo che potessimo fare per chi come lui ha dato tanto per questo colori e, soprattutto, è un grande calciatore e un ragazzo d’oro. A fine partita gliel’ho regalata”.
A PORDENONE – Non può restare a casa. Il portiere rossoblu sarà con la squadra per sostenere i suoi compagni: “Non guarderò la partita da casa. Questo è poco ma sicuro. Sarò a Pordenone. Farà male essere in tribuna; quando in passato mi è capitato di restare fuori per squalifica non è stato facile. Vorrà dire che i miei compagni avranno un tifoso in più sugli spalti”.
I TIFOSI – Poi Gragnaniello invita i tifosi a stare al fianco dei falchetti in questo momento importante: “Il mio augurio è che, mai come questa volta, si accantonino discussioni e screzi, che hanno caratterizzato i mesi scorsi, per far posto all’istinto. L’istinto di tanti Casertani sicuramente dice di sostenere questa squadra. Quel lato razionale lo si rimandi al momento in cui si tireranno le somme”.
LA NOMINA NELL’AIC – Intanto proprio il numero 1 rossoblu, lo scorso lunedì a Milano, è stato insignito di una carica importante. Il suo nome figura tra i 25 consiglieri dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori) insieme a professionisti come Chiellini, Montolivo, Pasqual, Marchetti, De Santis ed altri. Gragnaniello è uno dei due calciatori di Lega Pro che figurano in tale organo (l’altro è Sabato della Maceratese): “E’ un qualcosa in cui credo. Essere stato eletto nel direttivo dell’AIC e lavorare per uno scopo comune con persone importanti mi rende orgoglioso e, allo stesso tempo, mi responsabilizza perché vado a rappresentare un’intera categoria”.