Ad inizio stagione in pochi se lo sarebbero aspettato, ma fatto sta che vicissitudini varie, le tante assenze per i più svariati motivi, gli infortuni di alcuni giocatori e un campionato pieno di pause, spezzettato e a volte insensato hanno fatto il resto. Il Rugby Clan Santa Maria Capua Vetere, dopo la sconfitta casalinga contro il Torre del Greco di 2 settimane fa nell’ultimo turno della poule passaggio, con la conseguente vittoria del Rende sull’Afragola della scorsa domenica, è stato condannato allo spareggio salvezza diretto contro la prima classificata del girone Calabria di C2, come penultima della poule 1 passaggio del girone H di Serie C1. Guarda caso ad affrontare i sammaritani nel doppio confronto ci sarà un’altra compagine della cittadina cosentina e cioè il Rende et Tirrenum Mastini Cosenza, nome lungo, ma con una certa tradizione e con giocatori di esperienza, che in volata hanno vinto poi per distacco un emozionante girone di C2 calabrese (che presenta un livello tecnico più elevato rispetto a quello campano secondo molti addetti ai lavori). Il Clan di coach Fusco non arriva in formissima e con tutti gli uomini a disposizione, ma si è lavorato tanto, dopo che si è finalmente capito che ci sarebbe stato lo spareggio (perché in queste dinamiche il rugby e chi lo comanda non sono mai chiari fino in fondo). Ora bisogna dare il massimo, Ora bisogna che tutti i tesserati disponibili siano a dare una mano in qualsiasi forma sia possibile darla. Anche il pubblico è chiamato da giocatori e società a dare una mano sugli spalti del ‘Francesco Casino’ perché domani alle ore 15,30 (arbitra Salierno) va in scena il primo atto di un confronto drammatico che, però, vale una stagione intera che non può concludersi con l’onta di una retrocessione immeritata, soprattutto per la sfortuna che ha colpito i sammaritani in diverse fasi della stagione. Anche se non deve essere un alibi, come più volte ha sottolineato il tecnico Chicco Fusco. Gli ultimi 2 sforzi da Clan, come ha abituato la compagine gialloblù in questi anni, a miracoli sportivi quasi insperati, ma dall’altro lato ci sono i Mastini e si sa che i molossi non mollano la presa. L’aspetto tecnico conterà, ma fino ad un certo punto. Conterà non essere tesi, lavorare sulla concentrazione e con velocità di esecuzione per poi adattarsi anche al gioco degli avversari giocando da Squadra. Mettere al sicuro la salvezza in casa sarebbe un passo fondamentale per ridare fiducia all’ambiente. In 160 minuti bisogna dare tutto, poi il riposo del guerriero attenderà i sammaritani nel bene e nel male. L’importante sarà provarci fino alla fine.