MONDRAGONE – Il calcio deve vivere sempre di lealtà sportiva togliendo ogni dubbio sulle prestazioni di tesserati che danno l’anima per la squadra onorando l’impegno fino al triplice fischio finale. La vicenda Autiero (CLICCA QUI PER LEGGERE) è chiusa definitivamente con le parole del direttore generale granata Fernando Del Prete sorpreso per gli attacchi subiti. Dalla rabbia per la retrocessione alla delusione per accuse gratuite subite, il suo un misto di rabbia e voglia di ripartire: “Non mi sono mi permesso di dare del venduto ad Autiero né davanti al pubblico né davanti alla squadra. Se avessi avuto la certezza, gli avrei detto di restare a casa tranquillamente. Ora voler scaricare su di me e Mario Pagliuca colpe che non abbiamo francamente. Allora veramente hai la coda di paglia! Se avessi avuto la certezza, non avrebbe mai più indossato la gloriosa casacca granata. Ora tutta questa rabbia verso di me e Mario mio fratello minore. In campo sono scesi in campo i giocatori. Perché ora caro Ciro Autiero mi vuoi infangare? Penso che sta ora in malafede, c’è chi conosce Nando Del Prete come mi ha chiamato e chi conosce Ciro Autiero. Lo posso pure denunciare perché sta infamando il mio nome. Sono pronto ad adire le vie legali. Non ho mai detto che Ciro Autiero si vende le partite. Da domenica lo sto chiamando ma non risponde al telefono. Fernando Del Prete non ci tiene a essere chiamato direttore, sono un promotore di questa annata calcistica. Le sconfitte maturano a essere più forte. Mi assumo tutte le responsabilità, ho le spalle coperte. Da domani se voglio allestisco una super squadra di Promozione ed in 8 mesi torno in Eccellenza. Abbiamo pagato lo scotto dell’inesperienza giocando contro tutto e tutti. Due rigori non dati in uno scontro play out segnano la stagione. Se qualcuno pensa che in Campania qualche società come il Mondragone debba scomparire, si sbaglia di grosso. Il calcio a Mondragone continuerà anche solo con Fernando Del Prete. Farò un campionato da vertice anche da solo. Faremo tutto quello che c’è da fare per i figli mondragonesi. Ho chiesto scusa ma continuerò a fare calcio pure da solo. Mi auguro che la società così forte riesca a stare sempre unita. Oggi dopo 48 ore dico che non mi tolgo di mezzo. Abbiamo lanciato nove dieci ragazzini di Mondragone in prima squadra. Siamo qui e non molleremo, gli altri possono fare quello che vogliono. Autiero si sta rifacendo su di me e Mario ma non meritiamo. Gli abbiamo voluto bene stringendogli la mano pagandolo fino alla fine. Ho sempre difeso Autiero ed i fatti mi danno ragione con la seconda miglior difesa del campionato mettendoci sempre del suo. Mi meraviglio sinceramente dello sfogo. Ha esagerato e ci siamo rimasti male. Per scagliarti contro di noi stai in malafede. Io rimango Fernando Del Prete, tu Ciro Autiero. Vorrei ricordare un’ultima cosa: tutti hanno visto il calcio di rigore, il secondo gol fatto. Dieci palle prese ad un certo punto non bloccandole come di suo. I fischi se li è presi, la colpa è solo sua. Se vuole rivedere il filmato della gara , lo rivediamo”.
UFFICIO STAMPA A.S.D. MONDRAGONE