I giovani sono stati e resteranno la stella polare della Vis Capua. A dispetto di un’amara retrocessione.
Sono infatti loro che rendono meno negativo il bilancio di una stagione culminata con la discesa in Prima Categoria, come conferma il direttore sportivo Alfredo Aglione. “Abbiamo lanciato – racconta il ds – tanti giovani che devono solo crescere. Alcuni sicuramente possono giocare anche a molto più alti livelli. Penso a Moxedano, che quest’anno ha giocato con noi, ma che veniva da settori giovanili importanti come Spezia e Napoli: è un gran bravo ragazzo, tecnicamente molto valido. Ma anche i nostri ragazzi in un prossimo futuro potranno tranquillamente giocare almeno in Eccellenza: penso al portiere Merola, ad Antonio Monaco, a D’Amico: tutti tra i 17 ed i 19 anni. Tutti questi ed anche altri possono far bene: ma devono rimanere tranquilli e crescere con calma”.
Eppure è inevitabile ripensare a cosa non sia andato nel verso giusto. “Quest’anno – dice Aglione – è ovvio che sono stati fatti degli sbagli, la classifica ce lo ricorda. A dispetto dei fasti passati, oggi siamo una piccola società, fatta di poche persone, che la scorsa estate ha deciso di fare il passo di provare la Promozione. Ed inizialmente eravamo anche una buona squadra. Nel girone d’andata ce la siamo giocati con tutti e siamo stati gli unici a vincere a Vico, contro la squadra che poi avrebbe vinto il campionato. Poi ci si è messo un po’ tutto: qualche capriccio di qualche calciatore, tanti infortuni in ruoli importanti, squalifiche lunghe, come le 5 giornate a Ghemeredin, qualche svista arbitrale e qualche inevitabile ingenuità dei nostri giovani. Del resto avevamo puntato a questa formula: tanti giovani e qualche giocatore esperto locale, come Ghemeredin ed Aglione, che insieme hanno segnato oltre 20 gol, oltre a Vinciguerra. Ma non ci facciamo una colpa del risultato finale perché abbiamo dato tutto”.
Ed ora che succede? Le voci raccontano che si punti a rimanere in Promozione. Ed Aglione non si nasconde. “Innanzitutto aspettiamo di vedere come evolve la situazione, che ha portato al blocco di play-off e play out. Ho l’impressione che ora possa succedere di tutto. Per quanto ci riguarda, preferirei giocare in Promozione se ci fossero spiragli. E’ il campionato migliore per valorizzare i giovani e tutelarli nella loro crescita”.