CASERTA – Non è tardata ad arrivare la replica del segretario Massimo Savoia al comunicato ufficiale pubblicato ieri dalla sua ormai vecchia società (CLICCA QUI PER LEGGERE). L’esperto di burocrazia sportiva risponde per le rime alle precisazioni fatte dal club vesuviano.
LE ACCUSE DEL DIRETTORE SPORTIVO MARCO MIGNANO: “Poco più di un mese fa mi telefona il Segretario del Settore Giovanile Sig. De Michele e mi dice di cominciare ad organizzare la partita amichevole con il Napoli primavera prima dell’ultima partita di campionato con il Gladiator. Gli dico va bene, a quel punto chiamo il D.S. e mi dice di lasciar perdere e di non dare ancora corso alla organizzazione in quanto mi avrebbe fatto sapere lui, e gli dissi “Ma perchè De Michele mi da queste comunicazioni, per favore dammele direttamente tu perchè mi da fastidio che me le deve dare lui” e rimanemmo d’accordo che me lo avrebbe fatto sapere lui. (Rispetto dei ruoli).
Il 7 aprile mi chiama di nuovo De Michele e mi dice “Mi ha telefonato il D.S. e mi ha detto che devi provvedere ad organizzare l’amichevole col Napoli primavera, come hai fatto per l’Avellino”. Siamo alle solite, chiamo il D.S. per prospettargli di nuovo un antipatico passa parola e mi risponde “Ma tu quand’ t’ fai verè ‘a ‘o camp”. Gli dico che poichè gli allenamenti si tenevano la mattina e non più il pomeriggio, ero impossibilitato ad andare ad Ercolano, cosa questa più volte detta. A questo punto lui, mentre parlavo, mi diceva “Io con te non ci voglio parlare” e mi chiudeva la comunicazione.
Tengo a precisare che la presenza al campo di un segretario non è necessaria, è un qualcosa in più, e io lo facevo quando gli allenamenti c’erano di pomeriggio. Oltretutto, in qualche pomeriggio il D.S. non era al campo per motivi di lavoro. Ma allora di che cosa dobbiamo parlare, per me problemi e per altri no!! L’ attività di un segretario viene svolta maggiormente in una segreteria e, sottolineo, tale era casa mia. Avendo una segreteria sul posto, il Segretario di qualunque società, dalla Serie A a scendere lavora in Segreteria e non sul campo, quando, oltretutto, sul campo si è sprovvisti di tale Ufficio, a meno che non vogliamo parlare di dilettantismo puro. Il lavoro sul campo è prettamente un lavoro tecnico. La Segreteria sul posto era prossima all’apertura e dissi al Sig. De Michele che l’avrei attrezzata con due miei computer fissi.
A questo punto il 7 aprile chiamo il Presidente alle ore 13,18 e non mi risponde, lo richiamo alle ore 15,53 e non mi risponde, alle ore 16,00 chiamo il Tesoriere Sig. Guarino e lo avviso di quanto successo, nell’intero pomeriggio e serata il Presidente non mi chiama, alle ore 22,38 gli mando un sms di quanto è successo e non ho risposta.
Il giorno 9 aprile mando una e-mail e neanche per questa ho risposta.
Il Presidente era al corrente ed avrebbe dovuto chiamarci entrambi
Dunque, per come sono andate le cose il D.S. mi doveva delle scuse per avermi chiuso la comunicazione in modi che non voglio neanche dire.
Per me il calcio è professionalità e rispetto dei ruoli.
Il Presidente non si è fatto sentire proprio”.
LE SQUALIFICHE. “Riguardo alle squalifiche ho sempre trasmesso agli allenatori il prospetto sanzioni disciplinari ed anche al Sig. Squillante, nello spogliatoio (ma puntualmente mi vedevo il prospetto lasciato nello spogliatoio a fine allenamento), lo esponevo sempre in bacheca (bacheca da me fatta fare in quanto nello spazio antistante gli spogliatoi era fuori da ogni logica affiggere le comunicazioni con nastro adesivo sulle porte in ferro o sui muri)”.
“Riguardo alla squalifica di Rossi, sempre per motivi di lavoro che mi impedivano di essere al campo, avevo telefonato al Sig. De Michele a cui dissi che gli trasmettevo a mezzo fax al numero 081/7390836 il prospetto e consegnarlo al Mister. Poi successivamente ho sentito critiche. L’inadempienza non è stata del sottoscritto ma bensì del Sig. De Michele che non mi ha dato collaborazione. Si sappi che al sottoscritto non si possono addebitare mancanze. Non ne ho mai fatte”.
IL CASO PIANESE. “Il caso Pianese lo scovato io e nessuno lo sapeva che non era in tabulato. Il D.S. Amata si meravigliò e non ne sapeva niente, mi consegnò soltanto l’aggiornamento, ma le controdeduzioni le ho fatte io e non Amata, altrimenti avremmo avuto la partita persa, a cui sarebbe seguito il controreclamo, certamente, ma sempre da me effettuato”.
IL CASO BIANCOLINO. “Nel caso Biancolino, di due anni prima, mai nessuno lo aveva scovato e nel momento che è venuto fuori, per via degli abbreviamenti termini, assurdi fino alle ore 12,00 del giorno dopo, il reclamo è stato effettuato lo stesso per denunciare l’illecito che comunque va punito, pur sapendo che sarebbe stato respinto, e questo comunque è da apprezzare e non oggetto di critiche, al punto che la Procura Federale mi ha dato ragione con risonanza giornalistica, e non è poco, due ulteriori giornate di squalifica al Biancolino ed esclusione della Virtus Volla Dalla Coppa Italia 2015/2016. E non è poco”.
IL CASO SARDO. “Riguardo a Sardo Paolo ne parlai con il Presidente ed anche lui disse che dovevamo farlo in virtù della distinzione fra Coppa e Campionato e non è affatto vero, come da C.U. n.97 alla pagina 2207, che era tesserato con il Marcianise, ma bensì tesserato con il Portici in data 4.9.2015. Questo ricorso ci sta come ci stanno ricorsi che vengono effettuati anche nelle categorie superiori e professionistici, quindi non è attaccabile, anzi (Vedi Casertana/Lecce, anche lì il Segretario è attaccabile? Ma per carità!)”.
L’AGGRAVIO. “Aggravio notevole di € 78,00 ? E il ritorno da Ischia dopo che il Presidente organizzò, per contenere le spese, con partenza alle 16,35 ed invece partirono tutti alle 14,30 senza alcun rispetto per l’organizzazione Presidenziale? Questo è aggravio notevole, non ciò che rientra nella piena normalità di un lavoro d’istituto. Fui soltanto io che rispettai il Presidente, unitamente a Santoriello, nel partire alle 16,35″.
IL LAVORO DEL SEGRETARIO. “Ho fatto l’iscrizione della Società all’Agenzia delle Entrate fatta dal sottoscritto. Ho vinto il ricorso riguardo alla multa addebitata per mancanza dell’autoambulanza che invece era presente. Era in via di conclusione l’acquisizione del pullman della Società prossimo con tanto di scritta A.V.HERCULANEUM 1924 su ambedue le fiancate con Sponsor. Ho già contatti con le strutture alberghiere delle città dei due gironi “H” e “I” di Serie D. Ho preparato duecento Cartelline della Società prossime ad essere stampate, per i tesserati. Ho provveduto al tesseramento di Mister Gaglione voluto dal sottoscritto, gli altri non avevano intenzione di farlo, altrimenti chi sedeva sulla panchina l’ultima partita in virtù della squalifica di Squillante?”
“Queste sono alcune delle precisazioni che ho voluto doverosamente fare dopo la gratuita risposta senza senso sul mio addio. Chiudo con queste ultime precisazioni, ma ne avrei ancora tante, e non ho più intenzione di parlarne”.