Il derby va, con pieno merito, nelle mani della Scandone che si prende la rivincita dopo l’incredibile harakiri dell’andata: Caserta è seriamente a rischio retrocessione dopo questa seconda sconfitta casalinga ed al Palamaggiò iniziano ad aleggiare i fantasmi. Quelli veri. I bianconeri non possono permettersi di giocare solo un tempo e far fare gli straordinari ad un Giuri encomiabile ma, certamente, non il ‘salvatore della patria’. Bene Hunt e Jones, eroico Giuri, gli altri in piena altalena. Così si rischia veramente di finire nuovamente in serie A2. A far da scenario al derby, un Palamaggiò caldissimo e ribollente: massicci i 300 fans irpini (come al solito), pochi ma buoni nella curva bianconera che, pur presentando vuoti non da ‘Caserta’, ha reagito con tanta passione, colore e calore. Grandissima sportività e nessun coro contro su ambedue i fronti: fosse sempre così.
PRIMO PERIODO Dell’Agnello parte con Slokar al posto di Hunt e lo sloveno si becca due schiacciate di Cervi in neanche 2’. L’attacco è troppo ‘altruista’ e tocca a Jones togliere il tappo dal cesto avellinese. Siva fa ancora fatica, Acker ha la mano calda e la Scandone vola sul 4-8 al 4’ (costante il gioco in post per Cervi e Leunen). Appena si accendono Nunnally e Ragland, comincia ad allargarsi la forbice (4-13). Saggiamente Dell’Agnello fa sedere un irritante Siva (anche due falli) e lancia Giuri. Le due triple di Leunen regalano la prima vera fugai ai lupi sul 8-19. Entra Hunt e si fa immediatamente valere ma la Scandone viaggia come un treno (10-22). Dell’Agnello cambia assetto e va con Jones da ‘3’ e la coppia Slokar-Hunt, Sacripanti reagisce buttando dentro Buva ma è Giuri a rilanciare le velleità bianconere tra canestri e assist al bacio (16-24). La Juve ritorna energica: Hunt (6) e Jones (6) trascinano i bianconeri ad un generoso 20-26 al primo stop con Siva ancora, comodamente, in panchina.
SECONDO PERIODO Siva resta seduto in avvio di secondo periodo e Nunnally spara un missile dal parcheggio del Palamaggiò. Cominciano anche le classiche zingarate di Green e Avellino rivola sul 21-32 al 12’. Al 13’ saltano i nervi a Downs che si fa chiamare tecnico, mentre Dell’Agnello entra letteralmente in campo per placarlo. La baraonda non fa tremare i lupi: tripla di Green e 23-36 mentre Buva deve uscire per una botta dolorosa al ginocchio. L’attacco bianconero è esasperatamente lento e prevedibile: Dell’Agnello deve rimettere Siva (quintetto bonsai con Jones da ‘4’) mentre Giuri imbuca la bomba del -10. E, finalmente, al minuto 15’ si presenta anche Siva al Palamaggiò: zingarata in contropiede e -6. Il palazzetto ribolle ma tocca a Green zittire tutti col siluro del 30-39. Hunt e Jones continuano ad imperversare in vernice (10 punti a testa) e Caserta alza il ritmo, rischiando di più. Dopo una sbandata, gli irpini ritornano sul +10 ma la difesa fa troppa fatica a tenere gli 1vs1 (come del resto Caserta). Un primo tempo garibaldino, dove gli attacchi distruggono le difese, va in archivio sul 37-51 grazie ai 4 punti del ritrovato Buva mentre Siva torna irritante.
TERZO PERIODO Siva male, ma anche Downs non scherza: per fortuna ci sono Hunt e Jones altrimenti sarebbe un naufragio: due triple di Bobby e Caserta ci spera sul 43-52 al 22’. Sacripanti è costretto a chiamare un timeout volante dopo che anche Siva lo colpisce dalla lunghissima distanza (48-54). Qualcuno inizia a pensare al derby d’andata. Intanto dalla curva Ancilotto si alza lo striscione contro Iavazzi: “Zero debiti hai sbandierato, per un fallimento programmato, solo per la maglia”. Hunt distrugge, letteralmente, Cervi: doppio gioco con canestro e fallo per il lungo americano che rimette la Juve a portata di pareggio sul 52-56 al 25’ con Avellino che sta perdendo la trebisonda. I lupi non segnano più, Jones ne mette un’altra dal parcheggio per il -1. Purtroppo arriva il quarto fallo di Downs. Il pareggio lo firma Hunt con un libero: 58-58 al 29’ e 21-7 di parziale. Si va all’ultimo ‘stop and go’ su un incredibile 61-58 col missile di Jones (22): parziale 24-7. Pazzesco.
QUARTO PERIODO Si gioca veramente in un girone dantesco: Veikalas e Ragland risvegliano i lupi dal liturgico letargo firmando uno 0-5 che rimette avanti gli ospiti. E poi tocca a Leunen dalla grandissima distanza: 0-8 in 2’, 61-66 sul tabellone. Il break viene allungato da Ragland: 0-10 e -7. Nel momento del bisogno, Siva tira fuori dal cilindro due triple incredibilmente importanti per il 67-68 al 35’. E poi arriva il 2+1 di Cincia: 70-70 e, di fatto, overtime a Pezza delle Noci. Cincia spara un missile fondamentale per rimettere la Juve avanti di 2 dopo la tripla di Green: Ragland, però, è caldissimo e rilancia avanti i lupi sul 75-76 al 37’. E sempre Ragland spacca il derby con la bomba del 75-81 al 38’. E’ il colpo finale alle speranze bianconere anche se Jones non ci sta e firma il -5. Al Palamaggiò finisce 87-92.