È come se i giocatori del Portici si fossero guardati prima di scendere in campo ad Ercolano e si fossero detti: “O ritorniamo quelli che eravamo prima o andiamo a casa”. E, a quanto pare, nessuno ha avuto dubbi: il Portici è tornato. Dopo la prestazione perfetta al “Solaro” ne è arrivata un’altra, stavolta la vittima designata è stata il Mondragone, tornata a casa con tre punti sul groppone. Sei gol realizzati nelle ultime due partite e zero gol subiti, uno solo considerando le ultime cinque uscite. Ritrovata la solidità difensiva ma il Portici ha ritrovato soprattutto se stesso, come se la beffa subito contro la Boys Caivanese avesse punto i giocatori nell’orgoglio che sapevano di essere all’ultima spiaggia, proprio quando si doveva andare in casa della capolista. Lì è venuto fuori il vero Portici, quello che ci aveva abituato a gare da applausi nella prima parte della stagione che vedeva la squadra imporre il proprio gioco ovunque, sia in casa che fuori, sia in campionato che in coppa. Adesso riviviamo le fasi salienti del match.
Sin dai primi minuti, si vede subito che gli azzurri hanno il fuoco dentro e si riversano tutti nella metà campo granata. Cambia poco rispetto alla gara contro l’Herculaneum, al centro della difesa c’è sempre la coppia composta da Sardo e Fiorillo, mentre sul fronte offensivo c’è Ioio largo a destra, al posto dello squalificato Murolo che ad Ercolano era stato lui a partire dal primo minuto. È un Portici d’assalto nei primi minuti e bisogna aspettare il 12’ per sentire il boato dei tanti tifosi di fede azzurra presenti al “Liguori”: grande azione di Ioio sulla destra che supera Romano e serve Scielzo al centro che anticipa il diretto avversario depositando in rete. Azzurri in vantaggio e gara in discesa. Il Mondragone non riesce a reagire con convinzione perché è il Portici a comandare le operazioni sciorinando quel gioco fatto di fraseggi veloci e verticalizzazioni che si è visto per tutto il girone d’andata. Scatenato Scielzo che, al 20’, semina il panico sulla sinistra e fa partire un cross su cui ci arriva Fava sfiorando il gol del doppio vantaggio. Ancora Fava pericoloso al 25’ con un colpo di testa, l’ex Udinese fa reparto da solo al centro dell’attacco con Scielzo e Ioio che giocano come due schegge impazzite sulle corsie esterne. Nel giro di due minuti, tra il 35’ e il 36’, Ioio va per ben due volte vicinissimo al gol con Speranza che riesce ad opporglisi, poi al 40’ sempre Speranza compie un’autentica prodezza su Olivieri ma è il preludio al raddoppio. Al 44’ è devastante Ioio che sfonda sulle destra e lascia partire un diagonale imparabile, da vero cecchino. Portici sul 2-0 all’intervallo.
Nella ripresa, la musica non cambia, azzurri sempre padroni del gioco con il Mondragone che non sembra avere né la forza e né la convinzione di abbozzare una vera reazione. La situazione precipita in casa domiziana quando, al 52’, Cuomo, al limite dell’area, atterra Scielzo da ultimo uomo e si becca il cartellino rosso. Mondragone sotto di due gol e di un uomo, mentre il Portici seguita a macinare gioco senza soluzione di continuità. La pioggia non scoraggia gli uomini di mister Borrelli che sfoggiano un calcio d’alta scuola meritando gli applausi dei propri tifosi. Al 67’ Ioio lascia partire un bel destro su cui Speranza si allunga mandando la sfera in angolo. Al 71’ è il momento del tris: azione insistita degli azzurri, Di Ruocco si fa intercettare il suo tiro diretto in porta e, sulla respinta, Olivieri è pronto a ribadire in rete per il 3-0. La gara non ha più storia, il Portici ha più volte la possibilità di segnare il gol del poker, clamorosa l’occasione capitata nel recupero tra i piedi di Ragosta ma il risultato non cambia più.
Pare che il derby con l’Herculaneum sia stato taumaturgico per il Portici che, proprio nel momento decisivo, è ritornato sia vincente che bello da vedere. I play off sono più vicini ma ci sono ancora 90’ da giocare, contro uno Stasia agguerrito e che, all’andata, ha creato non pochi problemi agli azzurri che ora, però, devono scendere in campo con quella fame da cannibali, di chi non aspetta altro che divorare la preda.
PORTICI 1906 (4-3-3): Amato; Visone, Sardo (dal 75’ Magaddino), Fiorillo, Novelli; Ragosta, Olivieri, Di Ruocco (dal 71’ Alterio), Scielzo, Ioio (dall’83’ Borrelli), Fava. A disp. Menna, Sannino, Di Matteo. All. Borrelli.
MONDRAGONE (4-3-2-1): Speranza; Di Stasio, Cuomo, Ursomanno, Romano; D’Alterio (dal 46’ Falcone), Aprile, Rupa (dal 46’ Pistone); Tirozzi, Diana (dal 65’ Pagliani); Palumbo. A disp. Annunziata, Capone, Taglialatela, Autiero. All. Coppola.
ARBITRO: Zucchetti di Foligno. Primo Assistente: Russo di Napoli. Secondo Assistente: Brandi di Napoli.
RETI: 12’ Scielzo (P), 44’ Ioio (P), 70’ Olivieri (P)
NOTE. Ammonti: Amato, Sardo (P); Cuomo (M). Espulso al 52’ Cuomo per un fallo da ultimo uomo. Recupero: 2’ pt; 3’ st.
Ufficio Stampa A.S.D. Portici 1906 – Maurizio Longhi