Come da pronostico, la Juve cede al Pala Serradimigni contro i campioni d’Italia della Dinamo che avevano bisogno necessario dei due punti per restare in zona playoff. Dell’Agnello ha recuperato Jones per questa sfida ma ha dovuto fare a meno di Hunt, tanto per cambiare sempre problemi. Buona prova per oltre 20’ nonostante le rotazioni ridotte ma la maggiore profondità dei sardi ha fatto la differenza. Così come la difesa a zona della Dinamo che, nel terzo quarto, ha costruito le basi della vittoria. Il finale dice 87-75. Dagli altri campi arrivano notizie poco buone: Torino riesce nella grande impresa di fermare la corsa sfrenata di Avellino, così come è clamorosa la vittoria di Capo d’Orlando contro la corazzata a Milano.
PRIMO PERIODO In quintetto c’è Johnson al posto di Hunt, Petway si presenta con due stoppate nella prima azione ed i primi punti della serata. Caserta passa in vantaggio con la bomba di Cinciarini che si ripete poco dopo (4-6 al 2’). Si gioca a ritmi stratosferici, più congeniali ai sassaresi: segnano praticamente tutti (13-12 al 4’ con quattro punti di Logan ma due falli per Varnado). Akognon spara due missili ma compie due falli, Caserta ha un Cincia spaziale (8 punti) ed un Siva ispirato (tripla per il 16-17 al 6’). Dell’Agnello deve abbassare il quintetto e mette Jones mentre Pasquini mette Sacchetti che si presenta con quattro punti (+3 per gli isolani). La Dinamo si mette a zona ma Downs la punisce immediatamente: spettacolo piacevole al Serradimigni (20-21 con 10 punti del Cincia). Un pirotecnico primo quarto finisce 23–25 coi canestri di Alexander, Giuri e l’alley oop di Johnson (spettacolare Siva in regia con già 7 assist a referto).
SECONDO PERIODO Caserta ci mette 90”… per superare centrocampo ma la Dinamo compie tanti errori ed il punteggio è sempre in equilibrio. Mentre Cincia continua a crivellare la retina isolana, Jones compie tre falli rapidamente; Dell’Agnello deve lanciare Ingrosso sul legno (29-31 al 15’ col sesto punto di Downs, l’ottavo di Alexander ed il quattordicesimo di Cinciarini). Le mani sono sempre calde ed al festival del tiro pesante si iscrivono anche Stipcevic e Siva; la difesa bianconera riesce a contenere le sfuriate sassaresi mettendo maggiormente le mani addosso e sporcando le linee di passaggio. E finalmente arriva il primo canestro in campionato di Ingrosso contro la zona della Dinamo che, decisamente, morde poco (32-37). E lo show di Ingrosso continua con un canestro offensivo ed il secondo canestro. Il sorpasso sassarese arriva con una processione di tiri liberi firmati Alexander, Logan e Akognon; la Juve si mette a zona perché ha un quintetto decisamente inusuale. Un ottimo primo tempo di squadra finisce 45-42 dopo la bomba di Logan e la seconda presenza stagionale di Ventrone (che sbaglia il suo primo tiro in A), mentre Cincia è a quota 17 e 24 di valutazione.
TERZO PERIODO Si riparte con Jones in parquet nonostante i tre falli. Petway esce dalla partita col quarto fallo arrivato per un antisportivo su Jones: l’americano fa 2/2 dalla lunetta e Slokar spara la bomba dell’immediato pareggio a quota 47. Il clima si accende dopo un dubbio fallo contro Formenti: coach Pasquini si becca la grande T. Le squadre sbagliano tantissimo, Sassari corre spesso a vanvera mentre Caserta si impanata troppe volte. Ma la mano di Siva è sempre calda: il samoano spara la sua treza tripla per il 49-51 al 24’. Pasquini si inventa una 1-3-1 che blocca l’attacco bianconero mentre Kadji debutta nel match e si fa trovare pronto per il sorpasso sardo. E Jones compie il quarto fallo, la Dinamo scappa sul +9 col decimo punto di Varnado e la nuova magia di Logan. La Juve si sfalda totalmente in attacco tra le difese miste degli isolani. Un tremendo terzo periodo va agli archivi sul punteggio di 63-53.
QUARTO PERIODO La bomba di Akognon, in avvio di periodo, ha il sapore della mazzata perché la Dinamo vola sul +13. Slokar cerca di dare una speranza ai bianconeri con la bomba del -11 ma la difesa continua a soffrire il folletto Akognon (15 punti). Siva va in doppia cifra negli assist ma le percentuali al tiro sono troppo basse per sperare nella remuntada. Nonostante il tempo perso a parlare con gli arbitri, Jones trova il canestro del 71-62 al 35’. Giuri firma, in contropiede, il -8 a 3’ dalla sirena. Si va avanti con canestri solo dalla lunetta su ambedue i lati. Ormai non c’è più tempo per rimontare ed arriva una onorevole sconfitta.