Il campo è l’arbitro assoluto in ogni sport. E in queste Final Four di Coppa Italia di Serie B1 maschile ha detto che la squadra che più ha meritato il trofeo è stata la Sol Lucernari Montecchio. Ma a vincere è stato, ancora una volta, il magnifico pubblico del Palajacazzi. Migliaia di persone hanno affollato il palazzetto normanno incitando capitan Di Santi e compagni dal primo all’ultimo punto della gara. E quando la formazione vicentina ha siglato il punto del definitivo 3-1, la gente di Aversa si è alzata in piedi applaudendo, con grandissima sportività, la ‘regina’ della manifestazione. La delusione per la sconfitta ha lasciato, dopo pochi secondi, spazio alla consapevolezza di aver dimostrato a tutta l’Italia che la Mobilya merita un posto nell’élite della pallavolo nazionale. Un evento organizzato nei minimi dettagli che ha reso orgoglioso il presidente Sergio Di Meo: “Essere riusciti a riportare tutta la nostra gente al Palajacazzi è la gioia più grande che ho vissuto in queste ultime settimane – ha affermato il massimo dirigente del club normanno – e vedere gioire decine di bambini e ragazzi mi ha confermato che stiamo lavorando nel migliore dei modi. Dobbiamo trasmettere i valori sani dello sport perché la nostra terra ha bisogno di risollevarsi anche grazie alla pallavolo. Questo gruppo ha riconquistato tutti: ho rivisto sugli spalti centinaia di persone innamorate della nostra squadra”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vicepresidente del club, l’onorevole Paolo Santulli che ha sottolineato come il pubblico abbia “sostenuto in modo caloroso tutti i nostri atleti per tutti i minuti della gara. Vedere il palazzetto pieno in ogni ordine di posto mi ha dato grandi emozioni. Questo significa che la nostra città è sempre pronta ad accogliere eventi di portata nazionale ed internazionale e che i miei concittadini quando c’è da essere protagonisti rispondono sempre presente”. In campo c’è stato tantissimo spettacolo e grandissimo volley. Il terzo posto è stato conquistato dalla M&G Grottazzolina che ha battuto la Bcc Nep Castellana Grotte mentre il gradino più alto del podio è andato a Montecchio che ha vinto 3-1 una finalissima ad altissimo livello tecnico e tattico. Un risultato che ovviamente non ha fatto felici i supporter aversani anche se Di Meo non ha grossi problemi nel dire che “la Sol Lucernari ha vinto con merito una partita che ha giocato alla perfezione. E’ una corazzata che l’anno prossimo sarà sicuramente in Serie A avendo già un vantaggio abissale sulla terza. E contro di noi, così come confermato dal presidente vicentino, ha giocato la migliore gara della stagione. Noi invece abbiamo sofferto più del dovuto e questo nello sport si paga. Anche perché di fronte avevamo un gruppo non ha punti deboli e che è completo in ogni reparto. Ma a fine gara ho parlato con tutti gli atleti ringraziandoli per quanto fatto incitandoli a tenere alta la testa. Perché bisogna subito voltare pagina e pensare a questo entusiasmante finale di stagione”. Ha invece creduto nell’impresa di ribaltare il risultato il vicepresidente Santulli: “Dopo i primi due set giocati non proprio al massimo dai nostri ragazzi, ho sperato in una reazione immediata. Siamo andati nuovamente sotto nel punteggio e lì quasi ho pensato fosse finita. Ma poi c’è stata una rimonta incredibile. Con il set conquistato davanti a tutta quella gente e con la carica di tutti i giocatori ho veramente pensato che si potesse cavalcare l’onda dell’entusiasmo e vincere la Coppa al tie-break. Così non è stato ma se devo essere onesto la grinta dei ragazzi nel terzo set è l’immagine più bella della Final Four. Adesso sarà categorico rialzarsi immediatamente e pensare alle gare di campionato: servono vittorie importanti per conquistare una Serie A che questa gente merita. E poi ci dedicheremo al mercato: vogliamo essere protagonisti e non semplici comparse”. In conclusione il messaggio del presidente a squadra, staff e tifoseria: “Abbiamo un finale di stagione da brividi. Ci giochiamo tutto nelle gare interne con Castellana, Leverano e Latina. Il Palajacazzi deve essere il settimo uomo in più. Non molliamo e regaliamoci questa grande soddisfazione. Perché insieme possiamo fare grandi cose. La città di Aversa e questi magnifici tifosi meritano di calcare i più importanti parquet d’Italia. Vorrei ringraziarli uno ad uno ma è impossibile. L’unico attestato che posso ‘rilasciare’ è aprire a tutti le porte del Palajacazzi per queste ultime tre gare interne. Non ci sarà bisogno del ticket per tifare Mobilya: c’è una pagina di storia ancora da scrivere”.