Il Volturno si gode la pausa del campionato di Serie A2 femminile con due vittorie consecutive in casa e 9 punti in 4 partite che sono valsi l’aggancio al terzo posto al pari del Racing Roma, sconfitto proprio domenica scorsa per 8-7 nell’impianto del Parco Urbano di Santa Maria Capua Vetere. Ma una domenica libera da impegni ufficiali non significa riposo. Infatti, le gialloverdi faranno una specie di mini richiamo di preparazione incentrandosi un po’ di più sul nuoto, come ad esempio questo pomeriggio. Anche se coach Napolitano non ha trascurato la parte tecnica del training. Il Volturno femminile come è noto ha dato tanto lustro alla città di Santa Maria Capua Vetere, forse più di qualsiasi altra attività sportivo-ludica, e ieri per la festa della donna, in qualche modo si è reso omaggio anche le ‘Ondine’ gialloverdi per la manifestazione tenutasi al Teatro Garibaldi con 25 personalità al femminile tutte di Terra di Lavoro, molte anche sammaritane, che hanno ruoli di responsabilità istituzionale o professionale in occasione della presentazione del libro di Paola Riccio ‘La tela delle formiche’, presentato all’ISISS Amaldi-Nevio, guidato dalla dirigente scolastica Rosaria Bernabei. Il suo spazio in questa ‘tela’ di storie di donna ce l’ha avuto, pur non facendo parte delle storie raccontate nel libro, anche il capitano del Volturno, Serena Masciandaro, diventata anche avvocato di recente e capitano del Volturno da oramai un decennio seppur non ancora trentenne. Davanti ad una platea di giovani studentesse e studenti nel suo intervento ha espresso in 2 minuti dei concetti fondamentali per chi fa sport a certi livelli, ma non perde di vista gli obiettivi personali. “Ho passato oltre 20 anni in piscina, in acqua, e posso dire che è il mio alveo naturale. Devo dire che anche in questo contesto noi donne dobbiamo dimostrare quanto valiamo per questo sport. Anche se la pallanuoto femminile ha fatto tanto, soprattutto quella sammaritana per la nostra società sportiva”, così ha esordito il capitano gialloverde che ha continuato: “Ho cominciato a tessere la mia tela e ci sarà ancora tanto da costruire. Rappresento un punto di passaggio per la nostra società sportiva. Ho avuto il ruolo di capitano in un momento difficile, quando eravamo appena retrocesse in A2. Non ho avuto paura e non ho avuto vergogna di rappresentare la mia società, il Volturno, e mi sono presa gioie e dolori, come la doppia retrocessione che ci ha portato dalla Serie A1 alla B e poi abbiamo vinto due campionati di fila tornando in A1 e abbiamo partecipato anche alla coppa nazionale, con tante vittorie ma anche tante sconfitte”. La Masciandaro porta la sua esperienza e afferma anche che: “Penso che lo sport aiuti perché ti fa avere una marcia in più. In un gioco duro, anche se siamo più graciline dei maschi riusciamo a dare spettacolo, credo. Con la mia esperienza personale, ciò che posso dire, è che poi col passare del tempo cioè che davvero ci rende più forti è lo studio. In tutti questi anni di sport non ho mai abbandonato lo studio e mi sono laureata in Giurisprudenza, superando poi l’esame di avvocato. Anche questo rappresenta una marcia in più – ha concluso – per tutte le ragazze che vogliano costruirsi un futuro e raggiungere obiettivi importanti”. Non ha perso la verve la Masciandaro alla presenza di politiche, scrittrice, funzionarie di polizia, dottoresse specializzate. Parole di capitano, tornata a giocare su livelli altissimi in difesa e a mettere ordine in attacco, spesso e volentieri è stata lei quest’anno a dare la scossa alla squadra, supportata anche dalla classe e la grinta della Starace, ma anche dal lavoro delle più giovani. Poi, è noto che il Volturno non è al meglio della condizione e che non è mai stato al completo in queste prime sette partite. Si era partiti con altri obiettivi e magari con la speranza di ridurre il gap con la SIS Roma (retrocessa dalla A1), ma la stagione non è ancora finita e sicuramente il team gialloverde sta facendo di necessità virtù, ma soprattutto senza peccare di presunzione e lavorando di nuovo sui fondamentali, come detto pochi giorni fa da coach Napolitano. E proprio il capitano ci tiene a sottolineare che: “Il Volturno deve crescere partita dopo partita e non pensare alla sfortuna o agli infortuni. Bisogna dare il massimo in acqua e fare la atlete pensando solo a giocare bene ed allenarci al massimo durante la settimana. Poi si può vincere e si può perdere, nonostante io creda che non abbiamo nulla a che invidiare a chi ci precede in classifica a livello di parco giocatrici”.