Nunzio Nusco, stabiese doc, ha indossato per tre stagioni la maglia della Casertana. Protagonista nel ’94-’95 della cavalcata verso la C2, il difensore non dimentica quei campionati.
“Ho avuto la fortuna di giocare con giocatori fortissimi come Pasculli, un campione del Mondo che aveva una umiltà incredibile. Ma anche Grava, Vastola, Moretti, tutti compagni straordinari. C’era un clima speciale perché eravamo tutti uniti. La maggior parte di noi dormivamo nei locali del Pinto in una sorta di foresteria ed era molto familiare”.
A distanza di anni sono cambiate le categorie, ma la passione per i colori rossoblù è rimasta immutata: “Caserta è sempre stata molto passionale – continua – con persone d’oro e sempre pronte a sostenerti. Quelle persone ci davano grande forza e ogni settimana ci incitavano fino al novantesimo. La mia esperienza di tre anni è stata davvero stupenda e conservo un ricordo bellissimo di quegli anni. Anche oggi mi hanno detto che è rimasta quella voglia di vincere, quella voglia di spingere i calciatori verso la vittoria. E una piazza come Caserta merita tanto”.
Domenica il derby con la Juve Stabia sarà un bivio per entrambe. Ospiti a pochi punti dalla zona playout, falchetti che hanno perso la testa della classifica in attesa della sentenza del giudice sportivo. Sarà una sfida molto sentita: “Credo sarà una gara combattuta tra due formazioni che hanno bisogno disperati di punti. Purtroppo non è la Juve Stabia di qualche anno fa quando muoveva anche in trasferta migliaia di tifosi. Vent’anni fa il ‘Menti’ contava quasi diecimila a partita. Le cose sono cambiate nel corso degli anni, ma comunque credo che sugli spalti ci sarà uno spettacolo degno della gara. Le due tifoserie sono anche amiche e ci sono tutti gli ingredienti per una giornata di sport indimenticabile”.
La lotta per la B passa anche per il derby. “Questa Casertana deve pensare ad una partita per volta. Anche se non è più al comando può tranquillamente lottare con Foggia Lecce e Benevento. Deve però mantenere la calma e non demoralizzarsi se le cose non vanno per il verso giusto. Anche perché il campionato è ancora lungo e con quella tifoseria meravigliosa che si ritrovano tutto è possibile”.