La Provincia di Caserta (esiste ancora? No, perché non si è ancora capito) è un territorio abbastanza vivace dal punto di vista sportivo, capace di portare 7 atleti alle Olimpiadi di Londra, anche se ne porterà forse qualcuno in meno a Rio 2016, ma staremo a vedere. Sono oltre 40 le discipline sportive in cui si cimentano gli atleti casertani e in molte di queste discipline, olimpiche e non, eccellono o sono protagonisti a livello italiano e mondiale. Nell’anno solare 2015 è difficile ed arduo tracciare un bilancio sui migliori atleti di Terra di Lavoro, ma SportCasertano.it ci ha provato andando a spulciare risultati, ma anche tenacia degli atleti stessi e voglia di emergere, ma soprattutto tenendo bene in mente che i cosiddetti sport minori sono il vero motore sportivo del ‘casertano’, come del movimento sportivo italiano tutto. E allora cominciamo subito col dire che per il nostro portale è la matesina Angela Carini, 17 anni, l’atleta dell’anno per la Provincia di Caserta. Una ragazza tenace, forte e determinata cresciuta sotto l’ala protettrice del maestro Geppino Corbo della Pugilistica Matesina e subito notata dalle Fiamme Oro (maestri Rossano e Brillantino), il cui gruppo sportivo giovanile con sede a Marcianise gli ha dato la possibilità di vestire la canotta azzurra, ma anche di laurearsi nello stesso anno sportivo campionessa italiana, mondiale ed europea nella categoria dei 64 kg. In nemmeno tre anni di boxe Angela Carini sta battendo tutti i record femminili giovanili e si appresta ad essere un punto fermo della nazionale dilettanti azzurra.
Cita Falcone e Borsellino e vuole diventare poliziotta, così come poliziotto è stato suo padre Giuseppe e dedica le sue vittorie alla legalità in un territorio in cui sappiamo quali sono le problematiche. ‘Tigre’ è il soprannome di Angela, affibbiatole da papà Peppe, che ha tenuto alto il nome della boxe in rosa di Terra di Lavoro o anche Terra di Pugili, anche se non è stata la sola, ma di sicuro la più vincente. In effetti è proprio il pugilato a trainare il 2015 sportivo della nostra provincia con oltre 30 medaglie e titoli partendo dalle rassegne regionali fino ad arrivare a quelle mondiali. Insomma, si potrebbe una classifica a parte per i boxeur casertani e farci quasi un libro. Se la Carini è stata la punta di diamante del movimento a nostro avviso non si possono non menzionare le sorelle Marchese, Concetta e Giovanna, marcianisane e rispettivamente argento mondiale a Taipei e bronzo Europeo; Raffaele Di Serio, marcianisano dell’Excelsior, campione europeo 56 kg Youth a Kolobzreg (Polonia) o gli 8 campioni italiani tra le categorie Elite fino ad arrivare agli Schoolboys. Parliamo di Giuseppe Perugino (di San Prisco in forza alle Fiamme Oro Roma) tricolore nei 75 kg e anche argento mondiale ai campionati delle Forze dell’Ordine ad Halifax (USA); Paolo Di Lernia, Marcianise (Excelsior) nei 60 kg Elite; Gianluca Russo (Excelsior Marcianise) tricolore nei 49 kg Youth; Francesco Aiello di San Marco Evangelista (Fiamme Oro Marcianise) campione italiano Junior 70 kg; Nicola Caparco (Macerata Campania) della Tifata Boxe San Prisco, canotta tricolore nei 46 kg Junior e i tre campioni italiani Schoolboy e cioè Vincenzo Della Gatta (Fiamme Oro) nei 44,5 kg, Valerio Famoso (Excelsior) nei 54 kg e Luca De Chiara 59 kg (Fiamme Oro). Menzione speciale anche per Vincenzo Mangiacapre, scippato dell’Oro ai giochi Olimpici Europei di Baku dal cubano naturalizzato azero, Sotomayor, o al bronzo europeo di Francesco Maietta (marcianisano anch’egli) e per un super Clemente Russo che a luglio ha timbrato il passaporto per i giochi Olimpici di Rio de Janeiro del 2016, per partecipare alla sua quarta Olimpiade e magari per portare a casa la terza medaglia (magari quella d’oro che manca a Tatanka). Passato tra i professionisti ha subito vinto il titolo italiano, con un record di 5 vittorie e 0 sconfitte. Parliamo di Vittorio Jahyn Parrinello. Il rappresentante dell’Esercito e di scuola Pugilistica Matesina, ha conquistato di recente il tricolore nella categoria pesi gallo. Insomma, un anno di boxe per Terra di Lavoro che si può fregiare di essere la terra della ‘noble art’ nello stivale e di risultati rilevanti ne abbiamo omessi tanti. Passando dal calcio ad altri sport dedicheremo spazio a chi secondo SportCasertano è stato protagonista negli sport di propria pertinenza.
Nel calcio c’è tanto da dire, ma bisogna dividere in 2 parti la categoria e cioè quella dei professionisti e quella dei dilettanti. Di sicuro ci sono tanti giocatori tra i Pro che meriterebbero un premio e ne dimentichiamo sicuramente qualcuno che porta in alto il nome della provincia di Caserta, ma il primo posto per noi lo merita sicuramente Marcello Trotta, di Portico e sammaritano di nascita, non solo per il suo percorso, ma perché nel 2015 è entrato a far parte del giro della nazionale Under21, segnando anche dei gol pesanti e perché con l’Avellino in Serie B si sta facendo valere a suon di gol ed assiste, tanto che il Napoli di mister Sarri lo ha puntato e lo vuole riportare in azzurro, da dove è partito Trotta qualche anno fa alla volta dell’Inghilterra. Come non ricordare anche lo strepitoso campionato di Camillo Ciano con il Crotone nella scorsa stagione con 17 gol all’attivo e l’apporto comunque prezioso dato al Cesena in questa in corso per l’attaccante marcianisano.
Capitolo a parte merita la Casertana, prima in Lega Pro e una macchina quasi perfetta in alcuni momenti della stagione. Bandiere indiscusse, secondo noi, sono il classe 1988 Marco Mancosu, 8 reti lo scorso anno e 3 nella stagione in corsa ed uomo ovunque di mister Romaniello, senza nulla togliere alle prestazioni di De Angelis e Negro (essenziali) e poi un premio speciale va a Riccardo Idda, anch’egli sardo e dell’88, con più di 80 presenze in rossoblù e 3 reti nella scorsa stagione. La menzione la merita perché oltre ad essere un punto di riferimento per lo spogliatoio e i tifosi ha anche resistito alle sirene del mercato scegliendo ancora Caserta.
Nel Calcio Minore, invece, ne segnaliamo 3 di calciatori e cioè Gianmario Palumbo, classe 1983 e mondragonese. Giocatore dai piedi più che buoni e finalizzatore micidiale è un lusso per la categoria. A lui va il premio come miglior protagonista dei dilettanti casertani per i suoi 15 gol totali e quasi tutti decisivi nella scorsa stagione sportiva con la Sessana e per i gol messi a segno quest’anno tra Sibilla e Mondragone, dove è tornato a giocare da poco. Piazza d’onore per Domenico Ciontoli della Sessana, portiere blinda porta che ha parato 5 rigori in due anni e soprattutto ha incassato solo 18 gol la scorsa stagione portando la Sessana alle soglie della Serie D e il bomber di razza Orazio Grezio, che oramai ‘casertano’ è d’adozione con 20 gol stagionali in metà annata sempre in gialloblù. Terzo gradino del podio per Antonio Castiello, il giovane bomber ha segnato ben 31 reti nello scorso campionato, molte delle quali nel 2015, con l’Ortese (poi divenuta Comprensorio Atellano in questa stagione travagliata).
Per il basket, altro amore ‘casertano’, non è stato un anno da incorniciare, anzi. La scorsa stagione si è conclusa con la Juvecaserta retrocessa in Lega2, dopo il suicidio di Pesaro e il mancato miracolo di Enzino Esposito in panca. Poi, per sfortune altrui (vedi Roma) i bianconeri sono stati riammessi in Serie A Beko ed ora tra mille difficoltà stanno creando qualcosa di importante con la guida di Dell’Agnello. Ma c’è una classifica tutta particolare, secondo noi, per i ‘casertani’ e quindi mettiamo in campo un quintetto forse non equilibrato nei ruoli, ma con tanto talento. Di sicuro la palma d’oro del miglior protagonista va ad Alessandro Gentile. Il secondo figlio di Nando ha disputato un campionato da cifre mostruose con Milano ed è stato protagonista in azzurro agli Europei con prestazioni di alto livello che gli sono valsi i complimenti da parte di franchigie NBA quali gli Houston Rockets, anche se Alessandro ha scelto ancora l’Armani Jeans Milano. Al secondo posto mettiamo un lungo, di quelli tosti e spigolosi, e cioè Dejan Ivanov, centro che ha segnato 342 punti in bianconero lo scorso anno e l’ultimo ad arrendersi a Pesaro. Da avversario è stato sempre temuto a Caserta, poi è stato un leader sopra il parquet e nella prima in casa di quest’anno contro Torino è stato applauditissimo. Non può mancare l’altro Gentile, il fratello maggiore di Ale, Stefano, ex bianconero e che con Reggio Emilia sta facendo cose ottime (ha conquistato la Supercoppa ad inizio stagione) e di sicuro meriterebbe qualche chance in Nazionale, nonostante la grande concorrenza nel ruolo. Più per incoraggiamento che per altro, dato il lungo infortunio, inseriamo anche Peyton Siva, ‘piccolo’ della Juve targata Dell’Agnello che se in forma è un fattore dominante, data la sua caratura e ci aspettiamo di dargli il premio come miglior cestista nel 2016. Ultima menzione è per Salvatore Desiato, play classe 1982 della Pallacanestro San Michele Maddaloni (LNP – Serie B), perché è un giocatore di ‘testa’ oltre che di ‘mano’ e perché è degno rappresentante della tradizione cestistica calatina, ma anche perché SportCasertano guarda oltre la Serie A
Come non parlare della pallavolo, tornata negli ultimi anni ad infiammare gli animi degli appassionati di Terra di Lavoro. La scorsa stagione agonistica si era conclusa con due cocenti delusioni per quanto riguarda il settore femminile, in quanto la New Volley Libertas Aversa (ex Gricingnano) aveva solo sfiorato il sogno promozione, venendo eliminata da Rovigo ai play-off, dopo il sesto posto in regular season e con la retrocessione cocente per la Volalto Caserta in B1, al termine di una stagione di assestamento, in cui sono state presenti ed importanti le giocatrici che hanno portato dalla C la squadra rosanero. Per fortuna, poi, la Volalto è stata ripescata in A2, per poi vincere in estate la Supercoppa Italiana del circuito beach 4×4. Protagoniste indiscusse per le acerrime rivali di Terra di Lavoro sono Elena Drozina, triestina classe 1978 oramai bandiera aversana sponda Clendy e Federica Barone, libero della Kioto Volalto a cui va la corona d’alloro ex aequo sperando in un 2016 da incorniciare per le due squadre nostrane. Per quanto riguarda il settore maschile parliamo del Volleyball Aversa griffato Mobilya. La squadra di coach Bosco e del patron Di Meo è a due punti dalla vetta in Serie B1 e se proprio dobbiamo scegliere un simbolo di questo 2015 scegliamo lo schiacciatore Antonio Di Santi che in questa stagione di grandi numeri sta facendo molto bene, tra i tanti che stanno fornendo un apporto fondamentale agli aversani.
Altra grande passione di Terra di Lavoro sono gli sport acquatici e subito la mente vola (o nuota) verso la pallanuoto. In anni privi di successi significativi ci si affida a risultati ottimi o buoni di chi ha lasciato la zona e gioca fuori regione o ai risultati delle giovanili. La nostra classifica per quanto concerne il waterpolo casertano è la seguente. Al primo posto piazziamo Camilla Sgrò, 16 anni di Marcianise (la città sportiva per eccellenza in provincia), che si è laureata campionessa italiana Under17 la scorsa estate con il Rapallo Nuoto, guidato in panchina fino alle finali da sua zia Simona Abbate, coadiuvata per le finals dal primo coach Antonucci. Per Camilla anche un gol decisivo nella finale vinta contro la Rari Nantes Bogliasco vinta per 8-5. Quest’anno la centrovasca è in forza al Como. Al secondo posto ci mettiamo tutta la squadra, tecnico Luigi Bove compreso, Under13 del Circolo Villani, campione regionale in carica e con tanti giovani prospetti davvero interessanti. Terzo gradino del podio ex aequo per due ragazze con qualche anno sulla carta di identità di differenza, ma che ora si sono ritrovate nella stessa squadra. Parliamo di Daria Starace, 35 anni, ora tornata al Volturno in A2, ma lo scorso anno a Messina ha sfiorato la finale per lo scudetto in A1, pur avendo tanta concorrenza in squadra la Starace si è messa al servizio del coach e anche delle più giovani con la solita grinta che la contraddistingue. L’altro ‘bronzo’ va a Maria Imma Simonetti, giovanissima atleta del Volturno che è stata scelta dal tecnico Paolo Zizza per indossare l’azzurro ai giochi Olimpici Europei di Baku in estate. Purtroppo per il giovane Setterosa non è arrivata la medaglia, ma per Simonetti è stata un’esperienza indimenticabile e di crescita. Speriamo che per Mari sia l’anno della consacrazione in A2 col Volturno.
Nel rugby, di sicuro il miglior interprete casertano è stato il sammaritano Alessio Cocchiaro, tallonatore prima de L’Aquila, con tanto di salvezza centrata in Eccellenza e il passaggio nei Lyons Piacenza, dove è un punto di riferimento. Per guardare in casa Clan, tornando nelle nostre zone, Alessandro De Luca ed Alessio Villano continuano a fare la differenza per i gialloblù di Chicco Fusco, anche se il 2015 non è stato un anno particolarmente brillante.
Non volendo dilungarci più di tanto, ma dando comunque uno sguardo ad altri sport ci fermeremo al mondo variegato delle arti marziali, dove i casertani da tempi immemori gareggiano e vincono ad alti livelli. Se Fioravante Valentino rappresenta l’avanguardia nel karate, col secondo posto a squadre in Italia (con l’Universal Napoli), ci sono tanti altri giovani e meno giovani atleti in grado di meritarsi menzioni d’onore per quello che hanno fatto di buono nel 2015. Cerchiamo di mettere insieme, di sicuro con qualche lapsus e qualche amnesia di troppo, chi si è distinto di più per noi sia a livello di società sia individualmente. Come team ci sentiamo di mettere al primo posto in coabitazione tre società e cioè il Team Iodice di Portico, il Taekwondo Caserta e il Team Fiore di Aversa. Per i risultati che continuano ad ottenere da anni e il lavoro sociale che svolgono nei territori dove operano. Alla rinfusa poi individualmente menzioniamo chi si è distinto nell’universo variegato di campionati, federazioni e discipline. Partiremmo da Raffaele Lettieri, nel 2015 diventato campione Mondiale di Krav Maga, disciplina di combattimento corpo a corpo e di autodifesa, a San Marino ed europeo di Light Kick (Kick Boxing) nella categoria -90 kg, l’atleta 35enne è di San Felice a Cancello ed insegna Krav Maga in tutta la Campania con stage e lezioni pianificate. Due sono i campioni del Mondo di Kick Boxing (WTKA) casertani e sono del Team Iodice che in Spagna a novembre hanno conquistato la cintura. Nicola Paccone (anche nazionale italiano) nella categoria Junior -63kg sia low kick che k1 e Luigi Esposito nella categoria Boys. Bronzo ai Mondiali di Benidorm per la categoria k1 anche per il sammaritano Guglielmo Gicco. Campioni Italiani di karate, invece, sono il giovanissimo Domenico Cimarosa, di Aversa, categoria 55 kg Esordienti e il sedicenne Francesco D’Abrunzo (Centro Ginnico Pielle – Team Fiore Aversa) nei 68 kg kumitè (FIJLKAN). Da menzionare anche la scuola santammarese del Centro Educativo Karate Shotokan per i successi nella Coppa Italia con 3 ori conquistati. Ci sarebbe da scrivere ancora, ma onde evitare di addentrarci in altri meandri ci fermiamo qui, scusandoci con gli altri.
Classifica a parte meritano i tecnici di tutti gli sport e non possiamo non mettere al primo posto Nicola Romaniello della Casertana per ciò che sta facendo con i falchetti in Lega Pro. E dire che c’erano tanti malumori quando fu nominato dalla società primo allenatore, dopo essere passato per le giovanili casertane (dopo l’esperienza aversana). Si pensava ad una scelta al risparmio per Corvino e soci ed invece la Casertana a fine anno è prima in classifica. Al secondo posto per quanto ci riguarda si piazza Enzo Esposito (segni particolari: casertano) che non solo ha quasi salvato la Juvecaserta dalla retrocessione, riprendendo per i polsi una Juve in caduta libera e senza un briciolo di identità, ma è riuscito anche a vincere delle partite che hanno portato i bianconeri allo scontro diretto con Pesaro all’ultima giornata. Il miracolo non c’è stato, ma El Diablo sta facendo vedere di che pasta è fatto a Pistoia, lì su nelle zone alte della classifica. Terzo gradino del podio va a Luciano Della Volpe, tecnico dell’attuale Clendy Aversa e da anni artefice dei successi nella pallavolo femminile dell’agro con Gricignano prima e con la New Volley Aversa poi. Il navigato e altero coach ha portato al sesto posto in A2 la Corpora lo scorso anno, con tanto di play-off agguantati e quest’anno sta facendo ugualmente bene. A questo punto ci sono delle menzioni d’onore da fare.
In primis ad un casertano acquisito come Andrea Di Nino, 1972, romano di nascita poi nel nord est per formazione e ora meridionale anche nel temperamento. La sua ADN Swim Project ha trovato casa a Caserta da qualche stagione e allo stadio del Nuoto e a San Leucio allena gli sprinter della velocità nel nuoto che conta. Atleti olimpionici e iridati sono passati sotto il suo cronometro e quest’anno ha ospitato addirittura Therese Alshammar, campionessa svedese che pare immortale, per un rilancio nel nuoto mondiale. In più Di Nino fa tantissimo per Caserta e provincia a livello di immagine, a nostro avviso. Infine, una nota di colore e di passione va fatta per coach Antonio D’Albero, nato sui parquet, cioè nei palazzetti malandati della provincia casertana ed arrivato ad essere consulente cestistico per varie federazioni di piccole realtà e fino ad arrivare al ruolo di capo allenatore della federazione di pallacanestro di Aruba, isola caraibica indipendente. Di sicuro un vanto per la nostra provincia.
Questo è il nostro anno di sport tradotto in una classifica che vede la seguente top 5 di sportivi in base ai voti della nostra redazione:
1) Angela Carini (pugilato)
2) Alessandro Gentile (basket)
3) Marcello Trotta (calcio)
4) Vincenzo Mangiacapre/Clemente Russo (pugilato)
5) Marco Mancosu (calcio)/Raffaele Di Serio (pugilato)
Buon anno nuovo a tutti e soprattutto a tutti gli sportivi di Terra di Lavoro.