Un derby allucinante come spesso accade tra queste due squadre: al 20’ era un massacro irpino e, probabilmente, qualche tifoso casertano stava pensando già di imboccare la via del ritorno. Poi c’è stato un terzo periodo ai limiti della perfezione offensiva e difensiva, con la gentile partecipazione di una Scandone indecente. La partita si è riaperta quasi nell’incredulità generale. I nervi saldi dei bianconeri hanno fatto la differenza contro una Avellino impazzita totalmente nella ripresa. Dell’Agnello non ha sbagliato una mossa nella ripresa, Sacripanti invece qualche errore l’ha fatto. E’ un miracolo sportivo come pochi, è una meraviglia, è un Natale bianconero. I fischi del Pala Del Mauro vengono coperti dalla gioia dei casertani.
PRIMO PERIODO L’approccio bianconero è positivo e voglioso, il vantaggio è bianconero contro Avellino che sembra patire il nervosismo del derby. I problemi per Caserta arrivano, ancora, in attacco con due minuti veramente deficitari immediatamente capitalizzati da Ragland che infila il missile del 15-8. Acker, anche, è un fattore, ma il gioco alto basso per Cervi piace e quando Nunnally inchioda la schiacciata, il break diventa di 11-0 ed il passivo va in doppia cifra. Giuri prova a mettere ordine, si va da Hunt che, per fortuna, toglie il tappo dal canestro irpino. Ma la difesa continua a fare acqua da tutte le parti: Nunnally spara la bomba del +12. E’ veramente un disastro: il derby ha un solo padrone ed ha la canotta verde. Al 10’ è 24-10 con Cervi e Nunnally che tirano 7/8 dal campo mentre Caserta ha 4 palle perse e tira 4/14.
SECONDO PERIODO L’ex Cinciarini segna il primo canestro del secondo quarto con un bel jump centrale; finalmente Nunnally sbaglia un tiro e Downs trova la via del canestro per la prima volta (-10). La difesa bianconera dà qualche segnale di vita ma il gap è sempre pesante (Cervi ha 8 punti e 6 rimbalzi). Siva non ne azzecca una, la tripla di Veikalas apre il fosso, Giuri e Downs tirano da tre senza prendere il ferro (0/8 di squadra dalla lunga distanza) ed il disastro continua (31-14 al 14’). Entra Ghiacci e segna immediatamente. Cinciarini si divora un contropiede 3vs1, Acker colpisce dalla lunga distanza per il +18. La prima tripla bianconera la mette Gaddefors mentre sono storie tese tra Veikalas e Ghiacci (tecnico al capitano). Dell’Agnello si mette a zona 2/3 visto che Jones deve inventarsi ‘5’: Avellino la attacca meravigliosamente e vola sul 43-19 al 18’. Finalmente suona la sirena: si va nell’intervallo sul 44-23. I numeri bianconeri sono: 9/19 da 2, 1/13 da 3, 7 palle perse, 12-24 a rimbalzo. Imbarazzante.
TERZO PERIODO Finalmente tre giocate alla ‘Siva’ che si sblocca in avvio di ripresa con quattro punti filati ed un assist no look per Jones che valgono il -15. Siva smazza un altro assist da urlo, tripla di Cincia e -12 con 0-9 di break. E l’azione si ripete poco dopo: 46-35 col missile del Cincia. Avellino è tramortita e fioccano le palle perse: rubata di Cinciarini che fa canestro e fallo per il -8 (2-15 di parzialone in neanche 4’). Purtroppo arrivano due forzature ed il terzo fallo di Hunt e Siva che salvano i lupi alla deriva ma, almeno, finalmente Caserta ringhia nel derby. Siva continua a illuminare il Pala Del Mauro: assist fantascientifico, nel traffico, per Gaddefors per il -7 (3-17 di break in 5’ scarsi). Jones compie un ‘delitto’ facendo 0/3 filato ai liberi ma si fa perdonare con la rubata ed il coast to costa per il -5. Avellino non segna più contro la zona bianconera, Gaddefors è immenso in difesa, Cincia buca il colabrodo irpino e insacca il 47-44 al 27’ (3-21). I tiri liberi aiutano gli irpini a rivedere la luce in fondo al tunnel: Buva firma il +7 locale. Un meraviglioso terzo quarto termine sul 53-52 con un tremendo parziale di 9-29 con Hunt che fa 2/2 ai liberi. Sono segnali.
QUARTO PERIODO Downs, con una piroetta meravigliosa, infila il canestro del pazzesco sorpasso sul 53-54. Acker e Veikalas tolgono un po’ di paura dalla Scandone che torna sul +4. Giuri insacca il missile, Buva non segna neanche da un centimetro dal ferro ma Veikalas e Nunnally colpiscono al cuore la difesa casertana (62-57 al 34’). Ancora zona per Sandrokan, ancora magie di Siva, Giuri tiene bene in regia e Hunt sigla il -1 al 35’: è un supplementare a tutti gli effetti. Buva continua la sua via crucis (3/12) e Sacripanti lo cambia con Cervi che viene fregato dalla prodezza di Hunt (62-63 al 37’) mentre Siva fa ammattire Green. I nervi tesi di Avellino sono palesi, la Juve invece c’è e Downs regala un cioccolattino a Gaddefors che, in back door, realizza il +3 (massimo vantaggio) a 2’ dalla sirena. La difesa casertana è semplicemente stoica, Avellino è in confusione totale, il popolo bianconero si fa sentire alla grande. Ingenuità di Veikalas che prende antisportivo per un fallo prima della rimessa: Downs dalla lunetta non tradisce emozione ed è +5 a 97” dalla sirena. Siva prenota una visita psichiatrica a Green, loob per Hunt che imbuca il +7 a 53” dalla fine. Il traguardo è veramente vicino. La Scandone non c’è più, ormai il derby è bianconero e viene sancito da Cinciarini dalla lunetta (62-70 il finale). Impazzisce Caserta, la sua gente, la sua squadra.