Sconfitta messa in preventivo per la Juvecaserta che continua ad avere una maledizione al Pala Bigi di Reggio Emilia. In queste condizioni, però, era veramente difficile immaginare di scacciare il tabù. La Juve poteva fare di più, comunque, nonostante le assenze ed i problemi di roster. Reggio, come Venezia qualche settimana fa, vince col minimo sforzo e senza giocare una partita irresistibile. Una partita brutta per colpe di entrambe le squadre. Adesso la mente vola già al derby del 23 ad Avellino e lì ci vorrà un’altra prestazione per non fare la stessa fine.
PRIMO PERIODO
C’è Siva in quintetto base insieme a Cinciarini, Jones, Downs e Hunt. La Juve cerca sempre Hunt ma l’ex Capo fatica a farsi largo: la bomba di Della Valle e il lay up di Polonora valgono il 9-4 al 3’ coi reggiani che corrono parecchio. Siva, dopo una ‘traversa’ presa, si riscatta con cinque punti filati che valgono il pareggio. Cincia non riesce a contenere la furia di Della Valle: altra tripla ma Jones è presentissimo anche in attacco (16-13 al 7’). Entra il grande ex Stefano Gentile. Chi non segna mai è Hunt, si svuotano le panchina e quella reggiana è impressionante anche se Caserta resiste. Si susseguono falli a raffica: Downs e Della Valle rispondono presente e la Juvecaserta non riesce mai ad impattare commettendo errori banali mentre Polonara è caldo. Suona la sirena: è 23-18 con Ingrosso e il reggiano Ghiacci che vanno in campo mentre le palle perse sono 6.
SECONDO PERIODO
Festival degli errori nel tiro pesante su entrambi i fronti per aprire il secondo periodo. Il +9 locale porta la firma di Aradori con Caserta che ci mette più di tre minuti per schiodarsi da quota 18. 6-2 il parziale in 5’ veramente brutti dove fioccano tante palle perse su ambedue i lati. La bomba di Polonara è il sussulto che vale il 32-20 per il team di Menetti. L’acqua abbonda nella nave bianconera, è -14 con l’attacco veramente messo male e la difesa non tiene Polonara (15 all’intervallo). La carica viene suonata da Siva ma Ice aumenta la pressione difensiva che vale il -6. Un primo tempo di rara bruttezza finisce 38-28 ed a Caserta va anche bene. Le palle perse generali sono 22 equamente divise, Reggio tira 12/28, Caserta 10/32. Bene ma non benissimo.
TERZO PERIODO
L’avvio è nuovamente poco felice per i bianconeri che sprofondano sul 46-30 al 23’ dopo il missile di Aradori. I reggiani non fanno niente di speciale ma sono sempre avanti, comodamente, senza neanche inserire la quarta. Cincia, di tabella, dalla lunga distanza ricuce una parte dello strappo ma Gentile replica con la stessa moneta (11-3 di parziale in 5’). Si procede stancamente tra ingenuità e tiri forzati. Silins e Lavrinovic svegliano tutti con un paio di belle giocate: 57-38 al 28’. Dopo aver toccato anche il -20, suona la sirena dell’ultimo stop and go: è 66-47 con Della Valle a quota 4/5 da 3.
QUARTO PERIODO
Gli ultimi 10’, di fatto, si giocano solo per gli amanti delle statistiche. Della Valle sbaglia due tiri marcato da Ghiacci mentre l’attacco bianconero continua a fare scelte forzate. Jones pulisce i suoi numeri, gli errori continuano ad arrivare a profusione ma almeno Jones firma il -13 al 34’. Se mai ci fosse stata una speranza, De Nicolao la cancella col missile del 75-57 al 36’. C’è tempo per vedere un fallo tecnico a Jones per simulazione. Si aspetta solo la sirena tra gli applausi della Bomboniera di via Guasco che celebra questa vittoria mentre gli encomiabili tifosi bianconeri accompagnano il finale al fianco dei propri ragazzi.
Camillo Anzoini