Le certezze di Corvino: “Gli arbitri non sono in malafede, ma di questo passo schiereremo la Berretti. Rinforzi? Non ne abbiamo bisogno”

Il presidente della Casertana Pasquale Corvino ha rilasciato al collega Riccardo Marocco del Mattino una lunga intervista in cui si affrontano vari spetti interessanti. A cominciare dagli arbitri e anche il mercato. Ecco quanto pubblicato dal quotidiano casertano. «Io non credo alla malafede degli arbitri – dice Corvino – piuttosto ad arbitri di buon livello che fanno giocare le squadre e premiano l’aspetto tecnico, ai quali si contrappongono direttori di gara che non miglioreranno mai e che favoriscono il gioco duro. Noi vogliamo giocare a calcio, ma ultimamente abbiamo subito infortuni seri e addirittura un paio di espulsioni. Certo è che se le cose dovessero continuare in questa maniera e non ci permetteranno di giocare, trarremo le nostre conseguenze e faremo tutto ciò che è possibile per difendere il nostro diritto, anche quello di schierare la squadra Berretti in campo. Perché così non si può andare avanti. Non vogliamo favoritismi, ma la Casertana è una realtà che merita rispetto». Nonostante tutto, la Casertana conserva la posizione di vertice della graduatoria e, a tal proposito, sulle ambizioni future del club e sull’opportunità di apportare qualche modifica in senso migliorativo all’organico attualmente a disposizione del tecnico Romaniello, lo stesso Corvino cerca di fare chiarezza. «Abbiamo un’ottima squadra, un ottimo allenatore – dice il massimo dirigente del club rossoblù – ed esprimiamo un buon calcio. Siamo primi in classifica nonostante che gli obiettivi non erano certo questi. Abbiamo una rosa di 24 giocatori, di cui almeno una decina di elementi giovani che abbiamo tenuto con noi nonostante ci venissero richiesti da altre società. Ciò premesso, non voglio sentire parlare di rinforzi fino a che il mercato non sarà riaperto, sempre che ne avessimo bisogno, anche se io non credo. E’ inutile tenere in rosa giocatori validi se non gli si dà l’opportunità di giocare. Ripeto, il nostro obiettivo è la salvezza e la valorizzazione del vivaio».