Gennaro Monaco, difensore anni ’90 della Casertana, ha rilasciato una lunga intervista quest’oggi sul Mattino toccando dei punti molto interessanti. Ecco quanto dichiarato al quotidiano casertano.
Mister che Casertana ha visto contro il Foggia?
«Sinceramente mi ha deluso. Il Foggia ha dimostrato di giocare il più bel calcio della Lega Pro. Squadra veloce, compatta, grande intesa tra i reparti. L’unica che poteva battere la Casertana era l’undici di De Zerbi che io reputo il miglior allenatore in assoluto per questa categoria».
Ma allora cosa è mancato ai rossoblù?
Probabilmente è mancato qualcosa a livello caratteriale. Contro il Catania disputarono una gara perfetta, lunedì esattamente il contrario. Errori banali e hanno offerto il fianco ad un avversario come il Foggia che se prende il pallino del gioco può essere devastante».
La differenza è stata netta fin dai primi minuti. E adesso?
«Il campionato della Casertana fino a questo momento è stato strepitoso. Ora bisogna ripartire subito con una vittoria per dimenticare la serataccia dello Zaccheria. Io ho giocato per tanti anni e nella testa dei giocatori adesso c’è solo voglia di rifarsi. Serve una prestazione convincente oltre che vincente. Quando scendi in campo e sei mentalmente e fisicamente superiore, oltre ai tre punti acquisisci quell’autostima necessaria per ripartire».
Un po’ come accadde nel dicembre ’91 alla sua Casertana?
«Vero, dopo Monopoli ci guardammo negli occhi e capimmo di dover cambiare marcia. E sono certo che accadrà anche a questi ragazzi».
Gli unici a salvarsi sono stati i tifosi. Uno spettacolo in curva.
Ma loro vincono sempre. Riescono a superare tutti gli ostacoli. Ricordo che quando allenavo il Quarto in Eccellenza seguivano la squadra in massa. Un amore senza fine e senza categoria. Il loro incitamento sarà importante domenica contro il Monopoli».
E a proposito del Monopoli, l’ultima volta che le due squadre si affrontarono alla fine arrivò la serie B per voi.
«Fu una partita storica, indimenticabile. Campo stracolmo due ore prima il fischio d’inizio. Fu un trionfo, riscrivemmo la storia di Caserta. Il mio augurio è che riescano a ripetere quell’impresa perché meritano la serie B. A volte basta una scintilla per cambiare passo e questa è una fase determinante del campionato. Noi subito dopo Natale non ci fermammo più inanellando diciotto risultati utili consecutivi. La stessa cosa dovrà fare questa Casertana perché se riesci a lasciarti alle spalle le difficoltà e resti in vetta fino a dopo gennaio, allora la strada è in discesa. Però ora più che mai bisogna essere tutti uniti: addetti ai lavori, squadra, società e tifosi. Ogni componente non può essere lasciata al caso. E’ giunto il momento di tornare tra i grandi».