Assoluti italiani di boxe. Giuseppe Perugino scalda i ‘guantoni’



Giuseppe Perugino in combattimento (foto: Carlos Gomez-Litugo)
Giuseppe Perugino in combattimento (foto: Carlos Gomez-Litugo)

Terminati i campionati italiani di pugilato dedicati alle categorie Youth di Livorno, lo sguardo ora è rivolto agli assoluti Elite tricolore che si disputeranno dal 3 all’8 dicembre nella cittadina turistica di Roseto degli Abruzzi, nel teramano. Sarà la 93esima edizione del campionato italiano dedicato ai dilettanti maschili e per la tredicesima volta si sfideranno per il tricolore anche le ragazze. Anche in questa occasione ci saranno alcuni rappresentanti campani e della provincia di Caserta in particolare. Di sicuro ci sarà Giuseppe Perugino, classe 1993 già campione italiano e più volte ‘Guanto d’Oro’, cresciuto nella palestra di famiglia (la Tifata Boxe di San Prisco) ed ora in forza alle Fiamme Oro. Giuseppe vive a Roma dove è di stanza, ma non perde occasione per allenarsi in vista dell’appuntamento dopo le uscite felici ai campionati mondiali riservati a poliziotti e vigili del fuoco e con la rappresentativa delle Fiamme Oro: “Sono concentrato e non perdo occasione per allenarmi tra la caserma a Roma e anche quando sono a casa”, afferma il campione samprischese. “Voglio arrivare pronto all’appuntamento tricolore e difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Mi sto preparando bene per riconfermarmi ai vertici nazionali”. Perugino ha raggiunto le 80 vittorie poco più di un mese fa su 92 incontri disputati (con 10 sconfitte e 2 verdetti di parità) e la categoria di appartenenza è sempre quella dei 75 kg. Ma Perugino è pronto anche per un’altra sfida: “Vorrei dedicarmi a breve alla mia città, San Prisco, per fare qualcosa per lo sport cittadino e non solo, affiancandomi al mio fisioterapista, il dott. Antonio Morgillo, che sarà candidato alle comunali. Ci tengo molto alle mie origini e a fare qualcosa per i ragazzi della mia città”. Intanto, però, ci si deve concentrare sui campionati italiani, per continuare una carriera vincente e al tempo stesso ancora promettente, data la giovane età di Giuseppe, figlio e nipote d’arte, un’arte nobile.




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