La peggior Juve della stagione cede in casa contro Cantù (71-73) al termine di una partita giocata non con la stessa intensità delle prime giornate. Un’altra occasione persa per salire sul treno Final Eight, adesso bisogna guardarsi indietro visto che i canturini hanno impattato a quota 6. Nuovamente Dell’Agnello ha preferito Gaddefors a El Amin ed ormai per l’ex Ferentino si schiudono le porte del check in per tornare a casa. Da rimarcare la presenza di una bandiera francese in curva ‘Quattro Stelle’ in segno di solidarietà dopo gli attentati che hanno sconvolto Parigi e lo striscione della Curva Ancilotto per ricordare il compianto Sandro Melone, ultrà scomparso ormai 16 anni fa.
PRIMO PERIODO
Dell’Agnello va con Siva, Downs, Jones, Gaddefors e Hunt alzando molto in quintetto ed un ‘alto-basso’ di Hunt per lo svedese griffa il primo canestro mentre Abass già comincia a far vedere i suoi movimenti felini. La partita è piacevole, il quasi epurato Ross fa quattro punti di prepotenza per il 6-8 al 4’. Downs non sfrutta il miss match favorevole con Heslip, Siva parte a rilento e tocca ai lunghi tirare avanti la carretta. Il più ispirato è Gaddefors, 6 punti dello svedese firmano il sorpasso bianconero. Lo spettacolo, tutto sommato, è piacevole; Heslip sale a due falli mentre Corbani comincia a ruotare i suoi e Hodge comincia a far vedere il suo talento. Entrano i tifosi canturini, si accende il Palamaggiò al 6’ davanti ai 50 fans lombardi. Si scalda la mano di Downs: cinque punti filati per il 16-13 al 8’. Entrano l’ex Tessitori e Wojciechovski: proprio l’ex Verona realizza quattro punti consecutivi per il sorpasso canturino. Caserta vanifica il tiro del sorpasso a fil di sirena e si va sul -1 al primo stop.
SECONDO PERIODO
L’attacco bianconero continua a faticare e Hasbrouck imbuca il missile del +4; tocca Giuri togliere le castagne dal fuco con una tripla angolare allo scadere dei 24”. E quando Cinciarini la replica è 22-20 al 12’. Siva inizia a deliziare la platea, arma ancora il braccio del Cincia per la bomba del +5 mentre Cantù si perde in una marea di sfondamenti. Cinciarini è in trans agonistica: ancora una bomba che, poco dopo, viene surrogata dalla volata di Siva per il 33-25 al 15’. Corbani ne ha viste troppe e va col timeout per aggiustare un attacco, a tratti, imbarazzante. Hunt riesce anche a convertire un gioco da 3 punti ma è la difesa bianconera a fare la differenza: solo 27 punti incassati in 16’. L’unico corpo estraneo è Jones che ingaggia un duello rusticano, scriteriato, con Ross; Cantù ne approfitta per rientrare sul 36-31 al 17’. Downs e Hodge si scambiano triple pesanti ma l’inerzia sembra nelle mani ospiti quando Berggren firma il -3. Il primo ad andare in doppia cifra è ancora Micah Downs, particolarmente ispirato ma il vantaggio è esiguo quando suona la sirena dell’intervallo: 44-43 con Siva già a quota 6 assist.
TERZO PERIODO
Si riparte tra tanti errori da ambedue i lati ma arriva il settimo assist di Siva capitalizzando da Downs. Nei primi 4’ è 2-2. Il duello Siva-Hodge è di qualità ed il nuovo esterno canturino griffa il nuovo vantaggio ospite (46-48 al 24’). Mentre Jones continua la sua via crucis, Hunt non riceve un pallone giocabile da una vita. Arriva anche il terzo fallo di Gaddefors a complicare i piani ma Cinciarini è un killer: quarta tripla e +2 bianconero al 26’. Ross quando gioca contro Caserta vede rosso come un toro: 15 per l’ex pesarese mentre il popolo salta in piedi quando Ghiacci va sul cubo dei cambi. Dopo una vita Hunt riceve un pallone sull’alley oop di Downs, affondata tremenda e vantaggio Juve (54-53 al 28’). Dal liturgico letargo si sveglia Heslip con la bomba del +3 lombardo. Suona la sirena dell’ultimo ‘stop and go’: è 58-59 dopo la zingarata di Siva dopo essersi scontrato con una telecamera a bordo campo.
QUARTO PERIODO
Hodge è una macchina da guerra, Jones non segna neanche se mettono una vasca da bagno al posto del cesto ed i lombardi hanno sempre il muso avanti (58-61 al 32’). Meno male che arrivi il quarto fallo dello scatenato Hodge. Dal cilindro, Heslip spara una bomba dal parcheggio per il +4 mentre Siva commette qualche errore di troppo. Il Palamaggiò entra in partita, prova ad essere il sesto uomo; la Juve reagisce positivamente, Gaddefors e Hunt firmano il sorpasso sul 66-65 al 36’. E’ un quarto periodo di tensione visti gli errori a raffica su entrambe le sponde. La posta in palio è tremenda e le difese erigono dei muri aiutate da attacchi spuntati. Il vantaggio è ancora canturino con la nuova tripla di Heslip (68-70 al 38’). E’ una incredibile serie di stupidaggini quella che accompagne le squadre all’ultima volata. Jones firma il -1, Heslip fa 1/2 dalla lunetta a 20” dalla sirena. Cincarini sbaglia la bomba della vittoria e Hodge chiude tutto dalla lunetta.