È l’unico ex granata tra le fila della Sessana, uno dei grandi protagonisti dell’ottimo campionato disputato l’anno scorso con i gialloblù Domenico Ciontoli, ventinovenne portiere da due anni a Sessa Aurunca. Quest’inizio di stagione non è stato di certo esaltante sia sotto il profilo personale che di squadra; spesso ha dovuto cedere i gradi di titolare al giovane classe ’96 Gennaro Borrelli, ma da qualche settimana ha riconquistato i galloni del titolare. Beniamino dei tifosi aurunci che hanno ammirato le sue straordinarie doti calcistiche e umane, il suo attaccamento alla maglia e hanno visto crescere la sua fama di pararigori. Domani si ritroverà da avversario al Mondragone, squadra in cui il portiere casertano ha giocato in passato.
Periodo no. Dopo il salto di categoria verso la serie D, sfiorato nella passata stagione, quest’anno le cose non stanno andando nel verso previsto in casa gialloblù: “Sì è vero tutti si aspettavano un cammino diverso da quello attuale, però purtroppo è un periodo no. Ma sono convinto che ne usciremo fuori perché nelle ultime gare abbiamo giocato veramente bene ci manca solo un pò di continuità sotto il profilo del risultato e penso che siamo pronti per il derby perché arriva in un buon momento sia fisico che psicologico. Quest’anno siamo partiti non benissimo ma penso che piano piano risaliremo la classifica, forse l’anno scorso eravamo partiti per salvarci e andavamo su ogni campo a giocarcela divertendoci senza pressioni infatti nessuno si aspettava un campionato del genere, quest’anno siamo partiti tra le favorite e c’erano più pressioni nell’ambiente, pensavamo che era una passeggiata ma non siamo ancora riusciti ad avere la giusta cattiveria agonistica per affrontare le squadre, per essere forti bisogna avere la giusta mentalità; forse questo ci è mancato quest’anno, ma siamo all’inizio quindi tutto è recuperabile. Ora come ora l’obiettivo sono i play off però nel calcio non si sa mai pensiamo partita per partita”.
Cambio in panchina. Dopo la sconfitta con il Portici ci sono state le dimissioni di mister Ricciardi e l’avvento in panchina di mister Cusano; il numero uno gialloblù analizza le differenze tra i due tecnici: “Rispetto al mister Ricciardi, Cusano vuole una squadra che verticalizza di più e tenere sempre l’intensità alta, infatti gli allenamenti non durano tanto ma c’è molta intensità, poche pause, questo mi ha colpito molto. A livello ambientale non è cambiato tanto prima eravamo un gruppo ed anche ora lo siamo, è cambiata solo qualche pedina in formazione”
Di nuovo titolare. Nella prima parte di stagione spesso si è dovuto accomodare in panchina, ma il portiere casertano ha sempre lavorato duramente per riconquistarsi il posto e mettere in difficoltà il mister di turno nelle scelte: “Io penso di lavorare tanto in settimana con un unico obiettivo, quello di fare bene la domenica e di mantenermi sempre al top, perché in queste categorie se molli di un centimetro fai brutte figure, forse anche per questo mi sono riconquistato il posto. Quando non giocavo mi allenavo il doppio, ma in certi casi anche se ti alleni il doppio non serve, però mai mollare perché poi vieni chiamato in causa e ti devi far trovare pronto. Ho un bellissimo rapporto con i tifosi e mi fanno tanto piacere i cori che mi dedicano, forse significa che mi apprezzano e sanno che giocatore e che persona sono. Li stimo tanto perchè fanno tanto per noi; quella della Sessana non solo è una bellissima tifoseria ma è soprattutto corretta e sportiva”.
Aria di derby. Nelle fila della Sessana è l’unico ad aver avuto un passato in maglia granata ma non sarà l’unico ex del match, visto che nella compagine di mister Coppola ci sono alcuni giovani che negli scorsi anni hanno fatto parte della squadra gialloblù (Di Donato, Di Rienzo, Romano ed altri giovani della Juniores).Non può mancare quindi la sua analisi degli avversari: “Il Mondragone non è male come squadra, è una squadra tignosa, non ha come sua arma migliore il gioco ma in mezzo al campo si fanno sentire; giocano molto palla su Pagliuca per poi innescare le due punte se riusciamo subito a capire il loro gioco penso che daremo poco spazio agli attacchi granata”
Dirigenza aurunca. Infine le sue parole si rivolgono alla dirigenza della Sessana che, nonostante gli ottimi risultati delle ultime stagioni, ha subito qualche critica di troppo al primo momento di difficoltà: “Io penso che è una società giovane e con poca esperienza calcistica, attenzione questa non è una critica ma solo un punto di vista che si può migliorare; gli sbagli li fanno in serie A figuriamoci in queste categorie, l’importante è che poi questi errori non si faranno in futuro, io auguro il meglio a questa società perché è formata da persone serie che ci mettono veramente il cuore e l’anima. Forza Sessana fino alla fine”.