Il dato è di quelli su cui bisogna riflettere. Alla nona giornata la Pasta Reggia Hermes Casagiove ha il peggior attacco del girone A di Eccellenza. Sole cinque reti realizzate che conseguono una media di quasi un goal ogni due partite. Una difficoltà nel gonfiare la rete che è diventata palese sabato scorso, quando i giallorossi della famiglia Corsale hanno asserragliato l’area dello Stasia Soccer per quasi tutta la partita ma non sono mai riusciti a trovare la via del goal. Una partita che il team metteva in conto di vincere ed invece i due punti persi obbligano Merola & soci a farsi un bell’esame di coscienza, poiché la zona play-out si sta facendo sempre più incandescente.
A salvare per il momento l’Hermes è il buon rendimento del reparto difensivo, finora bucato solo in nove circostanze (tra i migliori del raggruppamento). Ma questo non basta a far dormire sonni tranquilli al trainer Domenico Santonastaso che chiosa: “Partite come quella contro lo Stasia Soccer sono scontri diretti che in casa bisogna vincere. Io penso che abbiamo preparato mentalmente bene la gara, ma poi, quando arrivi quattro, cinque volte davanti al portiere, devi fare goal, altrimenti la partita non la riesci a vincere. Se penso alla gara, mi vengono in mente le incredibili palle reti create non sfruttate”.
Un’astinenza da vittorie che a Casagiove dura dal 26 settembre. Da allora, in sei gare sono stati racimolati quattro punti, che potevano essere di più, qualora fosse stata finalizzata la grande mole di gioco espressa nell’arco del match. Perché il gioco viene creato ma poi al momento topico, qualcosa va sempre storto: “Sto ripetendo questo discorso da diverse giornate. Dobbiamo essere più cattivi là davanti. I nostri attaccanti non riescono a capire l’importanza di quelle poche palle pulite che capitano in area di rigore. Contro lo Stasia abbiamo disputato una buona mezz’oretta, poi abbiamo sofferto su un paio di ripartenze. Nella ripresa gli anastasiani non hanno mai varcato la metà campo ma inspiegabilmente non siamo riusciti a trafiggere il portiere”.