Battere Capo d’Orlando era una tappa necessaria per capire dove guardare in classifica. L’ha detto Dell’Agnello, lo penso anche io: adesso Caserta guarda di lato, ma sicuramente può essere felice. La fase difensiva è stata meno perforante del solito, l’attacco è andato meglio. D’altronde con Siva in campo è un’altra musica anche se Giuri continua a piacere. E tanto. Certo, bisogna essere onesti e sinceri: la partita è girata al 31’ quando Cinciarini è stato sanzionato di un meritato antisportivo. Il Palamaggiò è entrato in partita, la squadra ha alzato i giri e gli arbitri hanno fischiato qualcosa di troppo contro i siciliani. Ma, altrettanto sinceramente, la Juve ha meritato il successo numero 3 di questa imprevedibile ma intrigante stagione. E all’orizzonte c’è la trasferta sul campo della capolista che non ti aspetti: quella Pistoia dalle forti tinte bianconere con Esposito, Moore e Antonutti. Sembra difficile, quasi un’impresa ma, onestamente, Caserta può fare il colpaccio.
IL CERVELLO SIVA. E’ un bel vedere e pensare che il samoano non è neanche al 50% della condizione. E’ un piacere per gli occhi vedere giocare il folletto di Seattle: non è un caso che sono migliorate le scelte offensive, ci sono stati più tiri aperti e si è corso con criterio. Non è un caso che Siva sia già l’idolo indiscusso delle folle: a memoria non ricordo un rookie trattato come PeyPey. Pioggia di applausi alla chiamata in campo, scroscio di applausi all’ingresso, standing ovation ad ogni uscita. C’è già un bel feeling tra Siva e Caserta. E tutti siamo pronti a stropicciarci gli occhi.
LA SCELTA, GIUSTA. La scorsa settimana avevo posto l’annoso dilemma: Gaddefors merita di giocare, chi va fuori tra El Amin e Downs? A quanto pare anche coach Dell’Agnello era sulla mia stessa lunghezza d’onda ed ha tenuto lo svedese nelle rotazioni. Giustamente. E’ andato fuori El Amin e, guarda caso, Downs ha giocato la sua migliore partita in bianconero. Onestamente faccio fatica a pensare al rientro dell’ex Ferentino nel roster quando sono tutti arruolabili. Forse sarà lui il sacrificato, al momento è quello che merita di stare fuori.
OBIETTIVO FINAL 8. Lo scorso anno, di questi tempi, Caserta era 0-6 ed aveva già silurato un coach e cambiato qualcosa nell’organico. Adesso, invece, è in piena bagarre per un posto alle Final 8 di Coppa Italia. I bianconeri mancano dal 2010, l’anno di grazia culminata con la semifinale scudetto e l’accesso ai preliminari di Eurolega. Viene da sorridere se mettiamo le due squadre a confronto ma la LegaA è meno competitiva di allora e, quindi, è possibile sognare. Il record pari al 50% consente l’accesso tra le magnifiche otto alla fine del girone d’andata e, tutto sommato, questa Juve merita di esserci. Vedremo ma è già tanto poter scrivere queste righe.
VERITA’. Il bilancio di 3-3 è fantastico se si pensa che, solo domenica, coach Dell’Agnello ha potuto schierare la squadra al completo. Vanno ritrovati gli equilibri della preseason quando i bianconeri convincevano e piacevano. Ci sarà bisogno di altro tempo anche perché, con Siva e Jones, migliorerà l’attacco ma, inevitabilmente, si perderà qualcosa della ferocia difensiva. Ma meglio avere la possibilità di scegliere senza passare dal medico e chiedere: “Chi posso schierare domenica?”.