Tre anni a Caserta, cinque a Catania. Il cuore diviso esattamente a metà. Gennaro Monaco è uno di quei calciatori che non dimentica le gioie vissute. Ha fatto parte della storia della Casertana prima e del Catania poi e in entrambe le città ha lasciato il segno. “Caserta è stata la mia giovinezza – racconta l’ex difensore – e ho fatto parte di una squadra che dominò in tutta Italia. Prima la strepitosa cavalcata verso la serie B. Poi le vittorie di Pisa, Bologna, abbiamo scritto pagine incredibili della storia del club e sono orgoglioso di essere stato uno degli artefici”. Ma a Caserta anche un finale amaro tra i cadetti e un addio lungo una stagione intera: “Quella retrocessione dopo lo spareggio di Ascoli è una ferita che non si rimargina – continua – e da quel momento iniziò il declino. L’anno successivo fu difficile e capimmo subito che le cose entro pochi mesi sarebbero finite. Caserta e Catania, i miei grandi amori, sono accomunate dal fallimento. Da quel ’93 in cui non riuscirono ad iscriversi per debiti, ma hanno avuto la forza per ripartire e tornare nel calcio che conta”. In Sicilia lo amano e ricordano con grande affetto:
“Cinque anni indimenticabili e sono stato fortunato perché riuscì a vincere sempre giocando anche in B. Sono rimasto in ottimi rapporti con tutti e mi ricordano con grande piacere. Sono tra gli ex più amati e questo mi riempie di gioia”. La rivalità che c’è tra le due tifoserie però è la nota stonata della storia. E allora Monaco ha la soluzione: “Nel 2002-2003 mi feci promotore del gemellaggio tra i tifosi napoletani e i catanesi. Mi piacerebbe che queste due piazze si stringessero la mano, sono disposto a qualsiasi cosa pur di non vedere tutta questa rivalità. Sarebbe stupendo”. Gli etnei stanno risalendo in classifica dopo la penalizzazione, la Casertana cerca di assestarsi nelle zone alte della classifica. “E’ un campionato avvincente – aggiunge – e mi è dispiaciuto per la sconfitta di Cosenza. Il Catania non è una sorpresa e in estate avevo pronosticato le abilità di Pippo Pancaro che si sta rivelando un grande tecnico. Magari riescono ad andare in B entrambe. Una al primo posto e l’altra dopo i playoff, sarebbe il massimo”. Oggi Gennaro Monaco è impegnato con la scuola calcio Luigi Vitale a Casoria. Oltre 400 bambini da gestire, visionare e preparare alla vita dalle 15 alle 20 ogni giorno. “Mi dedico anima e corpo a questo progetto – conclude – ed è bellissimo poter vedere ragazzi che hai allenato tu nei grandi club. Quest’anno abbiamo ne abbiamo ceduti due al Perugia, uno al Benevento e uno al Napoli. Lunedì sera che sia una grande partita, difficilmente potrò esserci visti gli impegni, ma sicuramente sarò al Pinto col cuore perché Casertana e Catania sono sempre nei miei pensieri”.