“Quella di sabato a Macerata non è certo stata una gara di calcio. Abbiamo assistito ad un altro sport, ma non era calcio”. Esordisce così l’allenatore della Maddalonese Enzo Casaccio a 48 ore di distanza dal 2-2. Un campo allagato dove la palla non si muoveva, sembrava davvero di giocare a pallanuoto: “Loro hanno voluto giocare a tutti i costi – continua il tecnico – e non è neppure stato fatto un sopralluogo come da prassi per assicurarsi che la palla rimbalzava. E infatti al fischio d’inizio è cominciata una partita di pallanuoto. Non voglio puntare l’indice contro gli amici di macerata che anzi ringraziamo per l’accoglienza. Non dipendevano da loro le condizioni del terreno di gioco. Però l’arbitro ha fatto una forzatura e in campo non si è praticamente giocato”. Tralasciando l’aspetto tecnico, Casaccio non usa mezzi termini chiamando in causa i vertici federali: “Da allenatore non mi permetto di commentare una gara che non c’è stata, però la scelta di mandare un direttore di Nola, come del resto sottolineato anche da un dirigente della stessa Maceratese, è stata davvero particolare e inattesa. Magari si sarebbe potuto evitare e alla fine le cose sono andate esattamente come dovevano…Comunque andiamo avanti per la nostra strada sperando di essere più fortunati”.