Match deciso dalle prodezze del fischietto di Avezzano. Ecco le pagelle degli aurunci:
Ciontoli 10: Riuscire a finire questa partita è stata un’impresa, solo in pochi ci sarebbero riusciti e lui è tra quelli. Capitola solo al ’75 dopo oltre mezz’ora in tripla inferiorità numerica, come tutti i suoi compagni è stato davvero eroico.
Pisaniello 9: Incredulo quando si vede sventolare in faccia il secondo giallo e il conseguente rosso e pensa di essere in una candid camera quando l’arbitro lo manda fuori decretando la seconda espulsione nel giro di 13’ minuti.
Zamparelli 10: Un difensore che termina la partita con un arbitro del genere è davvero da elogiare. Tiene botta ripetutamente agli attacchi del Savoia e si fa apprezzare per alcuni anticipi sulla palla. Baluardo.
Parente 9: È la prima vittima sacrificale di Scatena. Ingenuamente pensa di poter giocare come in una partita qualsiasi, nessuno lo aveva avvertito che non si sarebbe giocato a calcio. Halloween si avvicina e il povero Daniele resta in attesa di sentirsi dire ‘scherzetto o dolcetto’, invece si vede sventolare cartellini come se fossero ventagli in un’afosa giornata di agosto.
Arigò 10: Al pari di Zamparelli riesce a resistere senza farsi buttare fuori e la sua impresa è paragonabile a quella di Leonida, re di Sparta, nella battaglia delle Termopili. Stoico.
Bosco 10: Gioca 90’ minuti, lotta su ogni pallone non tirando mai indietro la gamba e non viene espulso. È vero che lui non protesta mai in campo, però anche la sua è un’impresa leggendaria. Superstite.
Acampora 10: Quando al 34’ Ricciardi lo fa uscire per dare spazio a Mignogna, si guarda intorno con un espressione interrogativa, scambiando il proprio allenatore per il signor Scatena. Poi si accorge di essere stato sostituito e non espulso e gli torna il sorriso. Confuso e felice (34’ Mignogna 10: Quasi un’ora in campo anche per lui e zero cartellini. Survivor.)
Camorani 10: Sia da centrocampista che da difensore centrale riesce a non farsi sventolare il rosso in faccia. Insieme a Zamparelli forma un muro che al confronto la Muraglia Cinese sembra il muretto della serie cult negli anni ’90, ‘I ragazzi del muretto’ (69’ Franco 10: Scatena deve averlo preso per Toscano o per Mallardo del Savoia; non c’è altra spiegazione al fatto che riesce a non prendere cartellini. Scambio di persona).
Grezio 9,5: Sfiora l’impresa compiuta solo da pochi dei suoi compagni: arrivare al ’90 ed essere ancora in campo. Sullo 0-3 al minuto ’88 avrà pensato di avercela fatta, ma Scatena era in agguato e l’ha beffato sul traguardo, preso da una terribile crisi d’astinenza da cartellino, visto che non tirava fuori un rosso da ben 48’ minuti.
Di Ruocco 9: A fine partita continua a girare nei pressi dello spogliatoio ma non riesce a trovare il cartello con su scritto ‘Sei su scherzi a parte’. Non ancora soddisfatto prova a cercare nel ‘Comunale’ di Vitulazio Teo Teocoli e Gene Gnocchi (storici conduttori del programma) ma non c’è nulla da fare. Si arrende e cerca di accettare il fatto che fosse tutto vero. Vittima d’eccezione.
Signorelli 10: Cinquantadue minuti in campo senza espulsione gli valgono un voto alto come gli altri superstiti. Si sente come uno dei personaggi della serie tv ‘Lost’, sopravvissuti ad uno schianto aereo. Lui e i suoi compagni sopravvivono all’uragano Scatena e si sentono davvero fortunati (52’ Improta 10: Capisce che l’arbitro è attratto dal rosso più di un toro da corrida e cerca di stare lontano dai guai. Incredibilmente ci riesce e termina la partita in campo. Torero).
Scatena di Avezzano: E’ in giornata di grazia, non gli sfugge nulla. Espelle dal campo 4 calciatori, 1 fotografo e un dirigente tutti di sponda gialloblù. Riceve la standing ovation del pubblico di casa quando al minuto 82’ tira fuori il primo cartellino per i bianchi: ovviamente è un giallo. Solo due parole per descrivere la sua prestazione: Uomo Partita.