Si torna a parlare di stadio Pinto. Ieri l’incontro tra il presidente Corvino e il commissario Nicolò per cercare di risolvere la vicenda. Come riporta Il Mattino, ci sono margini di trattativa anche se la situazione è davvero complessa. «C’è stata grande cordialità – ha confermato Corvino al collega Nico Marotta – e ci siamo chiariti sugli ultimi eventi. Ho spiegato al Commissario le nostre ragioni ed ho riscontrato una grande disponibilità al confronto sul problema stadio». «Abbiamo precisato alcuni punti – ha detto invece la Nicolò – nell’ottica della riapertura di un dialogo costruttivo perché riteniamo la Casertana una realtà importante per la città e l’intera provincia». Il problema Pinto assomiglia ad un vero e proprio rompicapo che non sarà facile risolvere con soddisfazione di entrambe le parti. Da un lato ci sono le logiche ragioni della Casertana che sì è disposta a pagare, ma nella giusta misura dell’affittuario che – mutuando il paragone del presidente Corvino – deve versare il canone ma a patto di disporre di un bene in condizione di essere utilizzato. Dall’altro le altrettanto stringenti ragioni del Commissario prefettizio che non può che applicare la normativa vigente. Il Comune, in dissesto, non può sostenere spese di manutenzione né esimersi dal chiedere il canone d’affitto (3.200 euro per le partita notturne e 2.700 per quelle diurne). La Casertana si propone di manutenere a proprie spese l’impianto ma senza pagare il canone d’affitto o viceversa. Il problema è che il Comune non può affidare la manutenzione dello stadio ad un privato senza un pubblico bando di gara. Allo stato attuale le condizioni del bando, però, sono troppo onerose e la Casertana non vi parteciperà. Un rompicapo che il Commissario prefettizio ed il club proveranno a risolvere contando sulla rinnovata reciproca disponibilità.