Nuovo capitolo del braccio di ferro tra la Casertana e il Comune per la gestione dello stadio Pinto. Ieri è stato pubblicato il bando per gestire l’impianto e come si apprende dal Mattino, a firma di Domenico Marotta, il club non parteciperà iniziando così a cercare alternative per il resto della stagione. Ecco un estratto del testo:
«Non parteciperemo. Secondo i termini della gara – ha spiegato il presidente Corvino – i costi di gestione che sosteniamo, già alti, lieviterebbero in maniera insostenibile». Secondo i calcoli della società, se il club dovesse accollarsi le spese di manutenzione e le utenze – come previsto dal regolamento approvato dal Comune il 6 agosto scorso – il costo del Pinto si aggirerebbe intorno ai 300mila euro annui. «Tutto secondo la legge» ha dichiarato ieri il Commissario prefettizio Nicolò che si è detta disposta al dialogo con la società. «Il dialogo può esserci – ha detto Corvino – quando entrambe le parti vogliono trovare una soluzione al problema. Dal Comune ci trattano come abusivi che approfittano dei casertani ed a queste condizioni non c’è spazio per un’intesa». Sempre più probabile che la squadra vada a giocare altrove: «Sembra quasi – ha continuato Corvino – che il problema più grave del dissesto dell’ente municipale sia la Casertana. Vorrà dire che toglieremo il disturbo. Certo, quando lasceremo il Pinto, i costi di gestione che attualmente sosteniamo diventeranno ad esclusivo carico del Comune e probabilmente la struttura si deteriorerà. Di questo risponderanno alla Corte dei Conti».