Più che le tante partite giocate tra Eccellenza e Serie D, con qualche apparizione in C2, a parlare per lui sono le caterve di gol realizzate in ogni squadra in cui ha giocato. Dopo aver vinto lo scorso campionato con la Turris, Orazio Grezio ha accettato la proposta proprio dal club con il quale ha duellato nell’annata passata. La Sessana si è affidata a lui per fare il salto di qualità, completare una rosa che già era di buon livello e ora diventata ottima grazie anche agli altri innesti. Con l’arrivo di Grezio il presidente Vrola si è assicurato una dote di gol e tanto carisma, personalità da vendere per un calciatore che ha quasi sempre giocato solo in squadre costruite per vincere e spesso ha vinto.
Da Torre del Greco a Sessa Aurunca. Dopo aver portato in Serie D i corallini, ha scelto la piazza aurunca tra le tante pretendenti che l’hanno corteggiato in estate: “La mia scelta di venire a Sessa Aurunca è stata dettata soprattutto dal fatto che tanta gente mi ha parlato bene di questa piazza e di questa società, soprattutto il mio amico Gigi Franco. Poi sapevo della conferma di giocatori importanti e di un progetto ambizioso ed ero, e lo sono ancor di più, convinto che qui si può fare bene. Non so dire cosa sia mancato lo scorso anno alla Sessana per vincere, erano comunque una matricola e hanno lottato fino alla fine con una piazza dalla grande tradizione calcistica come Torre del Greco, poi per esperienza dico che spesso non c’è un motivo particolare, spesso è il destino a decidere”.
Un roster costruito per vincere. Il mercato estivo ha portato ottimi calciatori, tante frecce nell’arco di mister Ricciardi: “Abbiamo una rosa molto competitiva, siamo alla pari con Savoia ed Herculaneum che sono piazze molto importanti, con culture calcistiche di altra categoria; sono fiducioso perchè vedo che i nostri giovani crescono a vista d’occhio; noi faremo di tutto per vincerle tutte da qui alla fine, poi vedremo dove arriviamo. Un valore aggiunto penso possa essere l’ambiente intorno alla Sessana, che mi sembra molto tranquillo e puro. Questo alla lunga potrebbe essere l’arma in più perchè sono convinto che la tranquillità per un calciatore è tutto, se uno può allenarsi per bene e con la giusta serenità, rende di più. Ho già giocato con Zamparelli, Franco e Di Ruocco in passato e i primi due mi hanno aiutato in questa scelta che spero sia vincente”.
Lotta a tre. Guardando le squadre partecipanti e il calciomercato fatto dalle stesse, risaltano all’occhio tre compagini su tutte: “Credo che noi, Hercolaneum e Savoia abbiamo organici superiori alle altre, ma spesso non è solo questo a determinare la vittoria finale; deovno coincidere parecchie componenti, tra cui una buona dose di fortuna e poi può esserci la sorpresa tipo Boys Caivanese, Gladiator o Portici, che possono diventare squadre sorpresa come fu la Sessana lo scorso anno”. Si è parlato spesso in estate di un interessamento del Savoia per il bomber di Fuorigrotta, interesse rispuntato fuori anche dopo la firma con gli aurunci: “Si è vero, sono stato vicino al Savoia in estate, ma poi non si è concretizzato e ho scelto la Sessana. Da quel momento in poi non ho più avuto contatto con nessuno, le voci che sono venute fuori successivamente, secondo me, erano solo destinate destabilizzare l’ambiente”.
Bestia nera del Gladiator. Nella sua lunga militanza nei campi della regione, già altre volte ha affrontato il Gladiator da avversario. In particolare nella stagione 2011-12 con la maglia della Virtus Carano, lottò a lungo con Gladiator e Savoia per le prime posizioni; poi alla fine trionfarono i savoiardi con il Gladiator che la spuntò solo nei play-off sulla Virtus Carano per accedere ai play-off nazionali: “In quell’anno segnai al Gladiator sia all’andata che al ritorno; anche in altri precedenti mi è capitato di far gol ai sammaritani, però questo non conta nulla nel calcio, ogni anno ed ogni partita è una storia diversa alle altre. Per noi domenica è una partita fondamentale, dobbiamo vincere per non perdere contatto dalle prime due”.
Poco conta la categoria. Tante volte si è parlato del Cobra (così è soprannominato Grezio da tanti anni ormai) e delle potenzialità per calcare campi di categoria superiore, lui però sembra non badare tanto a questi discorsi: “Non ho mai pensato alla categoria, ma ho sempre valutato in base alle persone con cui interfacciarmi nelle mie avventure calcistiche. Tante volte chi ho visto lungo, altre no. Però non è mai stata imprescindibile nelle scelte, la categoria in cui giocare. Poi probabilmente mi mancherà qualcosa per giocare in categorie superiori, questo non lo so. Io penso a giocar bene con la maglia che porto addosso. Ora indosso quella centenaria della Sessana e posso solo dire ai nostri tifosi che onoreremo sempre la maglia e faremo di tutto per portarli in Serie D. Forza Sessana”.