Siva mania, ma la Juve cresce



Peyton Siva in azione
Peyton Siva in azione

Di questi tempi vincere una partita, o un torneo, non cambia niente, conta meno del due di bastoni a briscola quando si gioca a spade e serve solo a chi guarda i numeri senza capire nulla di come si sta in campo. Serve ad addetti ai lavori mediocri che si esaltano con niente, non scrutano le pieghe di una partita, di un roster. Ma fa bene al morale di tutti. La Juvecaserta porta a casa anche il Città di Taranto dopo quello cittadino ed infila la quarta vittoria in scrimmage di un certo livello. Bisogna restare solidi al terreno, mai pensare a qualcosa che ancora non c’è perché, sicuramente, anche Dell’Agnello è ben consapevole che c’è tanto da fare. Ma essere pessimisti non fa parte del dna degli amanti del basket e dei casertani che, troppo spesso, eccedono nelle critiche sommarie dopo un allenamento ma hanno anche una fede incrollabile. Fare pagelle di merito, ora, è un suicidio che non fa bene a nessuno e, soprattutto, non renderebbe giustizia a nessuno. Restiamo sui dati certi: quattro vinte contro tre squadre di pari categoria (Trento, Avellino, Brindisi) ed una con team del piano inferiore (Fortitudo). Quattro vinte, due tornei alzati, bacheca che può far spazio a due trofei e curriculum personale di Peyton Siva che si allarga con due mvp consecutivi. Siva è già l’idolo dei casertani che, ovviamente, non possono conoscere tutti i giocatori del mondo ma c’è ben poco da stupirsi. Ok, vabbene non essere particolarmente attenti a quel che succede oltre l’oceano, ma Siva era una garanzia già prima che arrivasse. E c’era anche la certezza di aver a che fare con una persona seria (la sua storia personale già l’abbiamo raccontata). Bisogna andare oltre questi successi, la Siva mania e gli squilli di tromba: bisogna guardare avanti e pensare che c’è qualcosa di buono all’orizzonte. Non conta nulla vincere adesso, conterà da Masnago, ma c’è il sereno… almeno sul parquet.




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