Cosa c’è dietro un campione? Cosa deve fare un atleta per migliorare le sue performance? Sicuramente c’è tanto lavoro e tanto allenamento, ‘sacrificio’ è la parola giusta. La cura dei dettagli, dal gesto tecnico alla tenuta fisica, sono importantissimi. Avere carburante per allenarsi al meglio e rendere al massimo nelle gare ufficiali, qualsiasi sport si pratichi, è fondamentale. Nell’anno in cui anche l’Expo a Milano è dedicato alla tematica della nutrizione e del nutrire il pianeta Terra è importante anche incentrare l’attenzione sulla nutrizione nello sport. Ne hanno parlato biologi e nutrizionisti al convegno dal titolo “Sinergie tra Territorio e Benessere – Alimentazione e Sport: esperienze e pratica”, nella giornata di ieri organizzata dalla sezione casertana dell’Ordine Nazionale dei Biologi, che ha come delegata la dott.ssa Gessica Pisanelli, presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, di fronte alla Reggia di Caserta. L’Aula Magna della struttura vanvitelliana ha ospitato, in doppia sessione, il convegno-dibattito che ha visto la partecipazione di tanti nomi illustri del ‘nutrizionismo’, della medicina sportiva e della fisiologia.
I lavori sono iniziati con i classici saluti delle autorità con la dott.ssa Pisanelli che ha aperto il convegno al quale sono intervenuti per i messaggi di benvenuto il presidente del CONI provinciale Michele De Simone (assente il presidente regionale, il sen. Cosimo Sibilia), il presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, dott. Ermanno Calcatelli, il tesoriere e consigliere nazionale dell’ONB Pietro Sapia e il delegato nazionale per la Nutrizione dell’ONB, dott. Pierluigi Pecoraro.
Le iniziative del CONI per una vita salutare e per combattere l’obesità, l’invito ad Expo da parte del Ministero della Salute a nutrizionisti e biologi, l’etica da seguire per un nutrizionista e cosa possono fare i biologi nutrizionisti per lo sport sono stati gli argomenti dei messaggi di apertura lavori prima di passare agli interventi della sessione mattutina, moderata dal dott. Mario Parillo.
A prendere la parola per primo è stato il dott. Claudio Briganti, volto noto del CONI provinciale per il progetto ASL/Coni, l’Educamp. Il titolo del suo intervento è stato chiaro: Educarsi al ben…essere: “La prescrizione dell’esercizio fisico”. La relazione ha trattato i vari aspetti della vita sedentaria e dei rischi che essa comporta, ma anche i benefici dello sport e la prevenzione di alcune patologie anche gravi con l’esercizio. Sport è Salute perché: Promuove, Mantiene e Recupera, ma deve essere fatto almeno 3 o 5 volte a settimana (dai 20 ai 60 o più minuti). La prescrizione dell’attività fisica, in sintesi, deve basarsi su alcuni punti fondamentali: età, massa corporea, tipo di attività, intensità, frequenza di allenamento e durata dell’esercizio.
Il secondo intervento è stato quello della dott.ssa Maria Pia Mollica, fisiologa, dal titolo: Bambini-Anziani, Sport e Alimentazione. Tra i temi trattati la composizione muscolare, la differenza tra fibre bianche e fibre rosse che consentono o l’esplosività e lo sprint o la sopportazione dello sforzo prolungato (per i fondisti) e i cambiamenti delle suddette fibre in base all’attività svolta tramite delle cellule satellite presenti nei muscoli. L’intensificazione della sintesi proteica tramite l’attività fisica e l’accumulo di vitamina D nelle varie fasce d’età, la produzione di acido lattico, i benefici ed eventuali rischi che si corrono con un’attività fisica prolungata o i rischi in cui un soggetto non allenato può imbattersi.
Il dott. Antonino Scavelli, presidente nazionale dell’Associazione Medici dello Sport Pubblici Italiani, ha presentato una relazione dal titolo H2Sport, che in pratica è il risultato di un’indagine fatta su un numero cospicuo atleti calabresi e il loro rapporto con l’acqua, la sete, l’idratazione (concetto fondamentale nello sport). I risultati sono un po’ deludenti per quanto riguarda la consapevolezza dell’importanza dell’acqua nell’attività sportiva o nelle convinzioni che alcune bevande possano essere ‘magiche’. Un dato simpatico: nella stragrande maggioranza dei casi presi in esame l’acqua pubblica ha riportato proprietà tali che possono aiutare l’attività sportiva degli atleti intervistati più dell’acqua imbottigliata che questi sono usi bere. In conclusione: bere e saper bere è fondamentale per uno sportivo.
Dopo il coffee break è stato il turno del dott. Claudio Pecorella, esperto di nutrizione dello sport e di DCA, nonché ex pallavolista. Nella sua prima relazione, intitolata “Valutazione dello stato di nutrizione e composizione corporea in funzione dello sport praticato”, ha marcato una differenza tra fitness e sport e sullo sviluppo della performance (nutrizione, sviluppo e allenamento) e fattori che la influenzano (ambiente, clima, genetica, allenamento, aspetti tecnico-tattici e aspetto psicologico). Gli staff tecnici e medici possono migliorare le prestazioni anche in sport di squadra. Il tema clou dell’intervento è stato la nutrizione nello sport per prevenire infortuni, massimizzare energie, mantenere lucidità mentale, potenziare il fisico, migliorare la prestazione e il recupero. Ma anche la nutrizione degli atleti infortunati. Variazioni degli ormoni, accumulo di vitamina D e la sua importanza ed i vari parametri di allenamenti (i tipi di programmazione del lavoro) sono tematiche fondamentali per lo sviluppo dell’atleta per il quale è necessario uno storico per poi stabilire un assestamento nutrizionale anche in virtù del dispendio energetico, delle caratteristiche fisiche. Anche in questo caso l’idratazione deve essere giocare un ruolo fondamentale per evitare cali di prestazione per un atleta.
Nella sessione pomeridiana (moderata dalla dott.ssa Patrizia Zuliani) la dott.ssa Maria Filomena Roberti, biologa nutrizionista, ha presentato il proprio intervento dal titolo: “Nutrizione nel basket: consigli pratici”. La pallacanestro è uno sport complesso, diventato sport di massa da tre o quattro decadi ed è considerato uno sport non solo complesso, ma anche completo, in quanto è uno sport cosiddetto ‘stop & go’ con accelerazioni e momenti meno ‘agonistici’, in più la lettura del gioco e il calcolo delle probabilità è un aspetto peculiare dello sport della palla a spicchi. La dottoressa Roberti ha poi illustrato come deve essere l’alimentazione di un cestista con le differenze tra il periodo di riposo, di preparazione, di allenamento durante il campionato e per la preparazione alla singola gara (anche nelle diverse fasce di orario). Tanti i parametri da avere a mente e le prescrizioni teoriche da mettere in atto per arrivare con un equilibrio fisico tale da permettere una performance di livello.
Pecorella è poi tornato sul palco per illustrare la sua seconda relazione di giornata: “Nutrizione e supplementazione negli sport di squadra”. Come idratarsi prima durante e dopo una gara? Come reintegrare i sali e i glucidi durante e dopo uno sforzo? Quanto e come bere per rendere al meglio? Come organizzare tutto questo per una squadra? Questi i punti focali su cui si è soffermato nella spiegazione toccando la composizione degli sport drink, delle modalità di idratazione di un atleta e le differenze tra uno sport e un altro. Anche il mantenimento di un determinato indice glicemico e un giusto apporto proteico (anche i tipi diversi di proteine da assumere sono fondamentali) per i pasti (20/25 gr per pasto).
A conclusione c’è stato un approfondimento da parte del dott. Domenico De Mattia, anche egli esperto di Nutrizione sportiva, che ha trattato anche la nutrizione e la supplementazione negli sport di ‘endurance’ con esempi pratici e la nutrizione legata anche alla resistenza agli sforzi e allo sviluppo della performance in un periodo più lungo di gara.
A conclusione dei lavori, la tavola rotonda moderata dal dott. Briganti con il presidente della commissione medica della FIDAL (federatletica) dott. Vittorio Savino, la dott.ssa Laura Rossi ricercatrice e componente della commissione permanente di studio ‘Nutrizione’ dell’ONB ed assieme a loro 2 atleti: Eva Kowalczyk Borowa, campionessa di scherma e tra le più forti al Mondo per la categoria master, nonché insegnante/atleta presso la società Pietro Giannone di Caserta e il karateka casertano vice campione mondiale Juniores e vincitore di parecchie medaglie internazionali, Alfredo Tocco. Tutti hanno portato la propria esperienza sia per quanto riguarda l’alimentazione, sia per lo sforzo atletico da profondere in gara e in allenamento mettendo in correlazione la performance con l’alimentazione. “Parlando di fibre rosse e fibre bianche – ha raccontato il dott. Savino – abbiamo fatto nel corso degli anni alla Fidal e al CONI varie ricerche e posso dire che è tutto relativo. In quanto ci sono sprinter che hanno un maggior numero di fibre rosse, ma riescono ad attivare le fibre bianche necessarie per lo sprint. Con il professor Dal Monte, anni dopo le prime ricerche avemmo un incontro con la Levi Montalcini proprio su questo tema. Tutto sta nell’allenare ed educare da piccoli i futuri atleti”, ha concluso. La Borowa, polacca di nascita, invece, svela il segreto della longevità sportiva: “oramai sono italiana anche per abitudini e proprio grazie alla dieta mediterranea che ho potuto allungare la mia carriera e diventare una campionessa Master. Nella scherma le gare sono lunghe e bisogna alimentarsi bene dalla sera prima, bere poco e spesso prima e dopo gli assalti e sconsiglio di portare ai figli in pedana il panino con la parmigiana, cosa che ho visto”. Il karateka Tocco, invece, ha parlato dei suoi tentativi di trovare l’alimentazione perfetta, basata anche su piccole abitudini, per poi trovare un regime alimentare sano, dato che anche la federazione di Karate ha cominciato ad educare i propri iscritti ad un’alimentazione propedeutica alla prestazione sportiva nel singolo sport. Però, Tocco ha svelato un segreto: “Non mangio più la pizza la sera prima della gara, ma assumo regolarmente carboidrati da due o tre sere prima degli appuntamenti importanti, in più se non faccio colazione prima della gara, per la tensione, mangio due o tre bustine di zucchero. Probabilmente è sbagliato, ma mi fanno stare bene e reattivo”, ha concluso.