Volley Cellole, il cuore di Parente: “La Serie C è un sogno che si avvera”



Antonio Parente, atleta del Volley Cellole
Antonio Parente, atleta del Volley Cellole

Antonio Parente è ormai una delle colonne storiche del Volley Cellole dato che milita nel club domiziano da ben 5 stagioni. Alla vigilia del primo campionato di Serie C per la compagine del presidente Peluso arrivano le sue belle parole, un vero e proprio spot per una disciplina nobile come la pallavolo.

Sogno chiamato ‘Serie C’. Vedere oggi il Cellole in serie C è quasi un sogno che si avvera, io insieme ai miei compagni, al mister e alla società, abbiamo sudato tanto per raggiungere questo traguardo. Abbiamo anteposto ai nostri impegni settimanali, gli allenamenti e le partite, abbiamo dato il massimo, con tanta serietà e impegno e oggi ci ritroviamo tutti a difendere per il primo anno, quello che abbiamo conquistato sul campo.



Esperienza in rossoblù. Voglio partire specificando che da 5 anni indosso questa maglia, ma ho seguito anche da avversario negli anni precedenti, i primi passi della gestione Peluso & Co., quindi quello che mi lega a questa società, va ben oltre un rapporto atleta/dirigenti, il nostro rapporto è soprattutto basato sulla stima reciproca e la lealtà più vera, tanto che da abitante di Grazzanise, più volte mi è stato dato l’appellativo di Cellolese acquisito. Non è stato sempre facile, abbiamo attraversato momenti bui e di delusione, ma siamo sempre riusciti a rialzarci con onore e convinzione nei nostri mezzi. Ricordo il momento che ha cementato il mio rapporto con la società così forte, da renderlo unico. Si tornava da Montesarchio, era appena svanito il sogno promozione, dopo aver perso lo scontro play-off con i padroni di casa, ero con il presidente in macchina e mi legai a questa società con un patto mai scritto, ma rispettato: “Presidente, andrò via da questa squadra solo quando la vedremo in serie C, è una promessa!”. Diciamo che l’ho mantenuta in parte, perché spero di restare qui ancora per molto! Qui mi sento a casa, sin dal primo momento ho scoperto un’empatia tra me e qualsiasi persona che abbia varcato la porta della palestra “E.Fermi”. La quantità di supporters che in ogni partita casalinga affolla la palestra è un dato disarmante, gran parte, frutto del lavoro di propaganda che negli anni la Volley Cellole ha svolto, con serietà e impegno, accattivando l’interesse del pubblico cellolese con rosters sempre più competitivi, anno dopo anno, fino a formare la “squadra dei sogni” che l’anno scorso ha vinto a mani basse il campionato di serie D regionale.

Obiettivo primario: la salvezza. Beh, prima di tutto, credo sia un mio pensiero e quello sposato un po’ da tutti, l’intenzione di affermarci anche per il prossimo anno in questa categoria, cercando in primis di salvarci. Ma attenzione questo non vuol dire un atteggiamento arrendevole agli avversari, vi posso garantire che questo gruppo tutto ha nel suo DNA tranne quello di arrendersi. Le partite saranno tirate punto a punto, set dopo set, cercheremo di imporre il nostro gioco, poi se l’avversario sarà più forte e determinato di noi, saremo noi i primi a riconoscerlo, ma nessuno uscirà dalle palestre della regione senza aver sudato contro il Volley Cellole.Personalmente credo di aver dato tanto e di poter dare ancora tanto a questo sport in generale e alla mia squadra nello specifico, prometto ancora impegno massimo e tanta voglia di far bene insieme ai miei compagni, sarò sempre pronto in ogni momento per il bene della squadra e di questa società che mi è entrata nel cuore. Sono uno dei giocatori più navigati, metterò senza riserva alcuna, tutto me stesso a servizio del mister e della mia squadra.

L’unione fa la forza. Come in ogni film da “Oscar” che si rispetti, il protagonista sarebbe inutile senza una regia superlativa e una sceneggiatura accattivante, beh questa è la nostra forza. Alle spalle questa squadra ha una società che lavora solo e unicamente per il bene del gruppo e un allenatore che sa tirare fuori il meglio dalle persone in primis e dagli atleti in secundis. Tutto questo lo sentiamo sulla pelle mentre siamo in campo, il clima disteso cha accompagna gli allenamenti, il sapere di poter trovare per qualsiasi problema, persone aperte al dialogo e alla risoluzione, ci rende più forti. Come detto in precedenza senza una giusta coesione fra le parti, nemmeno la squadra più forte potrebbe ambire a traguardi eccelsi.

La riconferma del capitano Aliperti. Con me si sfonda una porta aperta su questo argomento, è palese a tutti il rapporto di amicizia e di stima tra me e il capitano. Diciamo che le due parti ci hanno tenuti un pò col fiato sospeso, ma io sapevo al 100% che si sarebbero messe d’accordo anche solo con una stretta di mano. Marco è un punto fermo all’interno del gruppo, un ancora di salvezza in alcuni frangenti, un giocatore importante. Ma d’altronde i miei compagni sono tutti atleti speciali, ma speciali in tutto, sia dentro che fuori dal campo. Ci completiamo a vicenda e i pre e i post allenamenti diventano un momento atteso di condivisione e coesione. Un gruppo fantastico, capitanato anche quest’anno da un atleta all’altezza.

La crescita dei giovani. Credo fermamente nella programmazione e non nell’improvvisazione, non si vince un campionato provinciale prima e un campionato regionale poi (consecutivamente), con protagonisti molti ragazzi provenienti dalla “cantera” della propria società, così a caso. Non si arriva alle finali provinciali per caso. Tutto questo la Volley Cellole lo ha fatto nel rispetto dei ruoli e dei tempi, con tanti giovani cellolesi che si sono affacciati a questo sport grazie al lavoro dei “soliti noti”, Peppe, Sasà e Daniele, permettetemi di menzionarli così. Alla base c’è passione e tanta sinergia… Puntare sui giovani è la cosa più gratificante che si possa fare, ma allo stesso tempo più difficile, si vanno a toccare degli equilibri talmente instabili e sensibili che solo un’attenta valutazione, e un giusto mix di esperienza e capacità possono tenere saldi. Quest’anno inoltre stiamo portando con la mia società, la Massaro Grazzanise, un discorso di collaborazione proprio con la Volley Cellole, chissà che ne esca fuori qualcosa di interessante e stuzzicante per molti ragazzi.

Ambizione. Il Volley Cellole deve essere ambizioso, senza non si migliora mai. Tutto, come detto in precedenza, senza bruciare le tappe e con programmazione. La dirigenza è una dirigenza giovane e preparata, con tanta voglia di portare la grande pallavolo in una terra che solo da pochi anni sta respirando aria di volley di un certo livello.”Siate affamati, siate folli” Cit. Steve Jobs.

Pubblico delle grandi occasioni. Lo spero davvero tanto, fino a quando non cominci a giocare e non lo capisci sulla tua pelle, non sai cosa ti dà quella moltitudine di gente che in quel momento si rispecchia in te, a volte senti nelle gambe, nelle braccia, la forza di tutte quelle persone che bloccano per un attimo il loro respiro per un tuo attacco, per poi esplodere in un urlo di gioia. Sono davvero fondamentali. Spero vivamente di vedere in palestra la stessa gente dell’anno scorso e perché no, anche di più. A questo proposito invito vivamente anche l’amministrazione locale a venire a tifare per noi e se possibile nei limiti, invitarli ulteriormente a riflettere su un eventuale ampliamento delle strutture sportive di questo paese, per dare più visibilità agli sport indoor.

Concludo salutando tutti i nostri supporters, quelli locali e non, che con il loro calore ci fanno sentire davvero importanti. Vi invito ad accompagnarci anche quest’anno in questa nuova avventura passo dopo passo e a vivere con noi tutti i momenti belli o brutti che siano. Invito tutti i ragazzi ad avvicinarsi a questo sport ricordandogli la fortuna che hanno, nell’avere nel proprio paese una scuola di pallavolo così ben avviata. A tutti i ragazzi dell’under e ai loro allenatori, di ogni categoria e sesso, rivolgo il mio saluto e il mio augurio per la nuova stagione che sta venendo, sperando di vederli sempre più numerosi in prima squadra e sempre più affamati di crescere nel segno della pallavolo.

Antonio Parente #2


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