Avellino-Casertana nel ricordo di Adriano Lombardi



Adriano Lombardi il 27 settembre '92 tornò al Pinto alla guida dell'Avellino
Adriano Lombardi il 27 settembre ’92 tornò al Pinto alla guida dell’Avellino

Quella di domenica non sarà una semplice partita di calcio tra Avellino e Casertana. Sarà una rimpatriata tra vecchi amici. Tra tifoserie gemellate da oltre vent’anni e accumunate da un grande sportivo come Adriano Lombardi. Biancoverdi e rossoblù hanno avuto la fortuna di conoscere l’indimenticato giocatore prima e allenatore poi. In Irpinia Lombardi arrivò nel ’75 collezionando 121 presenze e tredici gol. Fu il capitano dei lupi in A anche se l’arbitro Mattei gli negò la gioia dell’esordio a San Siro per aver dimenticato la carta di identità. Episodio che all’epoca fece molto scalpore tra i media. Guidò l’Avellino nell’89-‘90, ‘92-‘93 e ’97-’98. Se per i biancoverdi fu una vera e propria bandiera, nell’anno e mezzo di permanenza a Caserta impiegò poco ad entrare nei cuori dei tifosi. Rilevò Mario Russo nel settembre 1990. Esordio vittorioso a Catania e dopo un girone di andata balbettante concluso con il successo interno sulla Ternana (2-1), inanellò la bellezza di diciotto risultati utili consecutivi conservando l’imbattibilità per tutto il ritorno. Fu letteralmente portato in trionfo dall’intera città. Ma il 22 dicembre ’91 la sua avventura con la Casertana finì. Fatale la sconfitta a Taranto, al suo posto fu chiamato Materazzi.

Lombardi premiato prima di Casertana-Avellino nel '92
Lombardi premiato prima di Casertana-Avellino nel ’92

Ma il calcio è fatto da vittorie, sconfitte e piccole vendette. Lui se la prese il 27 settembre del ’92 quando un colpo di testa di Paradiso permise al suo Avellino di sbancare Caserta raffreddando quella panchina che era già divenuta bollente con appena due punti in quattro turni. Le strade tra la Casertana e Lombardi si ricongiunsero nel ’98-’99 quando il rosso di Ponsacco fu chiamato dalla dirigenza al posto del dimissionario Troiano prima ancora di iniziare il campionato. Una breve avventura prima dell’addio il 15 novembre dopo la sconfitta interna contro lo Sciacca. Smise col calcio nel 2001 quando era allenatore della Turris. I primi segni del morbo di Gehrig gli impedirono di continuare col calcio e se ne andò il 30 novembre 2007 a Mercogliano. Casertani e avellinesi tiferanno anche nel suo ricordo




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