In merito alla vicenda che sta catalizzando l’attenzione nelle ultime ore tra l’Albanova Calcio e l’Sc Albanova, ci è giunta in redazione una lettera di Francesco Petrillo, medico sociale dell’Albanova Calcio che svela alcuni retroscena sui rivali biancoazzurri. “La chiarezza si può fare in un solo modo. Dicendo le cose che si sanno e non quelle che si pensano di sapere. Io sono stato nell’Albanova calcio degli anni 90 e sfortunatamente quella società non esiste più. Ribadisco non esiste più. Le ultime lettere indirizzate a quella società arrivavano a casa mia perché mio padre era il direttore generale quando un giorno si è data fine alla società. Quindi la cosa più meschina e falsa è quella di individuare il FUTSAL PIETRAMELARA come unica discendenza e continuità di quella società. Assurdo. Il FUTSAL PIETRAMELARA adesso sarebbe Albanova. Il presidente Zippo ha sotto gli occhi di tutti economicamente e moralmente iniziato un percorso serio. A proposito ho parlato di presidente. Lo posso fare perché esiste!! Nel FUTSAL PIETRAMELARA NON ESISTE un presidente ma tante persone che vengono denominate onorario, ufficiale, secondo, a termine, precario……sembra di stare a scuola. Non si sa di chi è questa squadra perché non c’è uno che prende la responsabilità di pagare mettendo mano alla tasca neanche il vestiario e i manifesti del passato anno calcistico. I casalesi nel FUTSAL PIETRAMELARA sono pochi. Molti di San Cipriano quindi è inutile parlare di Casale e basta. Siete con lo sguardo non più lontano del vostro naso. A proposito il calcio è di chi lo ama certo ma anche di chi lo ha giocato e sopratutto di chi può guardare in faccia ai fornitori senza la paura di avere ancora debiti. Cosa che non tutti possono fare. I colori non sono bianco azzurri perché erano di una società che non esiste più da nessuna parte. A meno che il FUTSAL PIETRAMELARA non avesse i colori bianco azzurri. Forza allora all’unica Albanova riconosciuta in lega, che poi è quello che conta”.
Francesco Petrillo