Al termine di una stagione travagliata, culminata con una rocambolesca qualificazione playoff il Nuovo Basket Marcianise deve progettare il futuro. Nella gara playoff contro la Sammaritana sono state ben oltre le 250 presenze accorse al Quercia, e durante i playoff della Coppa di Lega del campionato amatori Uisp, tra le altre cose vinto da NBM, è stato massiccio l’afflusso dei spettatori. Ne abbiamo parlato con l’avv. Fabio Russo, Presidente operativo delle società facenti capo al gruppo NBM.
Avvocato, pubblico in forte crescita.
“Questo è il dato che mi fa maggiormente sperare. Questi numeri, che mi auguro siano di partenza, denotano un avvicinamento alla pratica della pallacanestro, e di quella pulita targata NBM. Le persone stanno comprendendo che fare parte della famiglia NBM significa legarsi a valori di lealtà, solidarietà, amicizia, e dove non c’è posto per manie di autoglorificazione e tentativi di arricchirsi sulle spalle altrui, tipico di altre esperienze del territorio. Noi e con orgoglio facciamo pallacanestro solo per passione. Quest’anno abbiamo regalato alla città di Marcianise, e non solo, il primo giocatore americano della sua storia. Oltre a varie partite amichevoli giocate tra le nostre giovanili e rappresentative usa. Favorire uno scambio culturale di tale portata ci riempie di soddisfazione e rappresenta perfettamente il messaggio del quale vogliamo farci portatori”.
Settore giovanile, quindi, e poi Minibasket, un suo pallino.
“Senza settore giovanile e minibasket non vai da nessuna parte. Immagini che futuro ha una società senza le nuove leve da inserire in prima squadra. Una ricerca continua di giocatori dal di fuori. Un po’ come il discorso di società che lavorano solo sul minibasket e prime squadre giovanili per poi lasciare i ragazzi senza una destinazione senior, salvo lucrare sui loro trasferimenti. Ma noi prendiamo decisamente le distanze da tale modo di operare. Minibasket…tante famiglie che si avvicinano, che vedo alle partite, che mettono NBM all’interno della propria vita”.
Importante la risorsa Uisp, dove avete vinto la Coppa di Lega.
“In franchezza la vittoria è una gioia, ma è l’ultimo dei miei pensieri. Ragazzi che hanno giocato un tempo ed hanno voluto riprendere trascinando amici e famiglie alla scoperta o riscoperta del basket. Squadra dove poter far affluire i ragazzi che terminano il nostro settore giovanile e che non hanno i mezzi per disputare un campionato agonistico come la promozione. NBM non lascia nessuno al proprio destino”.
Avvocato, luglio, mese utile per definire i dettami della stagione futura. Prima squadra?
“Sono assolutamente insoddisfatto della scorsa stagione che è stata foriera di troppe negatività. Dobbiamo voltare pagina”.
Quindi se il pubblico ha risposto, sta dicendo che cambierete allenatore e giocatori?
“I giocatori li sceglierà l’allenatore come al solito e la guida tecnica è stata affidata a Rino Iuliano, che non ha bisogno di alcuna presentazione. Per lui parla il palmares”.
E’ una bocciatura per Perri, anche ex vicecapitano della squadra?
“Assolutamente no, anzi proprio l’opposto. Con Mario abbiamo deciso consensualmente di deviare il percorso di crescita attraverso alcuni step più morbidi che lo rivedranno giocare ancora per qualche anno e poi riprendere l’esperienza iniziata, alla luce e con il supporto di una migliore consapevolezza e maturazione”.
Perché ci sono stati errori di gestione?
“Mario è con noi da oltre 10 anni e per me è una persona di famiglia a cui tengo moltissimo ma non è stato aiutato nella sua prima esperienza in panchina senior dal gruppo dei giocatori. In quanto è stato visto più come compagno di squadra e come l’amico di sempre che come allenatore. Per questa ragione il carattere gioviale di Mario ci aiuterà negli spogliatoi insieme con il capitano a realizzare quel legame tra allenatore e squadra che è il presupposto di ogni successo. E per il futuro staremo ancora insieme”.