Dopo il comunicato rilasciato negli scorsi giorni dall’ASD Mondragone che ha ufficializzato l’arrivo sulla panchina granata, in vista del prossimo campionato di Eccellenza, del tecnico Lello Cottuno, ex allenatore di Sant’Arpino e Virtus Liburia, sono arrivate le dichiarazioni di Nicola Coppola, ex tecnico del Mondragone nella scorsa stagione, nonché calciatore dal passato illustre con moltissimi campionati professionistici alle spalle: “Innanzitutto voglio ringraziare la dirigenza del Mondragone Calcio per avermi dato la possibilità di allenare la squadra del mio paese nella scorsa stagione, ma non nascondo che sono deluso da ciò che è avvenuto negli scorsi giorni. Non discuto di certo la scelta della dirigenza, anche perché mai mi permetterei di giudicare in negativo la nomina a tecnico del Mondragone di un collega preparato e serio come Cottuno, a cui auguro le migliori fortune sulla panchina della squadra della mia città; la delusione fa riferimento soprattutto al fatto che ho dovuto apprendere dai giornali il fatto che non avrei più allenato il Mondragone e questo mi ha lasciato alquanto interdetto, visto il rapporto di amicizia longeva che mi lega ai dirigenti granata. Nonostante tutto quello che abbiamo fatto nella scorsa stagione, non sono stato minimamente interpellato per la stagione attuale, i ringraziamenti per il lavoro svolto li devo leggere sui giornali e credo non sia cosa consona, visto che sono sotto gli occhi di tutti i risultati ottenuti nello scorso campionato con una squadra composta quasi esclusivamente da giovani del posto, molti dei quali alla prima esperienza. Purtroppo la riconoscenza non è una dote che alberga nel mondo del calcio. Si dice che io abbia un brutto carattere, ma di certo non lo cambio perché credo che avere alle spalle 15 anni di calcio professionistico ad alti livelli e altri 15 di calcio dilettantistico non sia cosa da tutti. Il mio percorso calcistico è sotto gli occhi di tutti e non sono io a dirlo, chi vuole può documentarsi leggendo la pagina Wikipedia a me dedicata; non dico ciò per vantarmi, ma credo di rappresentare una parte importante del calcio a Mondragone e da Mondragonese DOC non sento di essere stato trattato con rispetto e riconoscenza. Lo scorso anno non ho titubato un secondo prima di accettare la panchina della squadra della mia città, esponendomi in prima persona senza chiedere alcuna garanzia alla società sulla composizione della rosa a disposizione. Ho dato tanto per questa squadra e credo che avrei potuto dare ancora molto; ci metto il cuore in quello che faccio e continuerò a farlo senza permettere mai alcuna intromissione societaria nella mia sfera di competenza, io faccio l’allenatore al 100 per cento e voglio continuare a farlo. Voglio che – conclude l’ex tecnico del Mondragone – calcisticamente si senta ancora parlare di Nicola Coppola, a prescindere da tutte le dicerie ed i pettegolezzi che sono circolati sul mio nome. Il mio amore per i colori granata non verrà minimamente scalfito da tutto ciò, perché sono un figlio di questa città e ne vado fiero”.