Caldo afoso sopra Pezza delle Noci, molti tifosi per la prima assoluta di Sandro Dell’Agnello come allenatore della Juvecaserta. Da giocatore a coach, come successo con Enzo Esposito il club bianconero continua sul solco iniziato la passata stagione. Dal 6 al 7 come hanno già detto e scritto in parecchi. Presente sul tavolo anche la canotta di Sandrokan ai tempi della Phonola, un bellissimo cimelio per un altro eroe dello scudetto del 1991. Ed è finalmente toccato al neo coach bianconero: “Bentrovati, non mi dilungo sull’aspetto motivo, è banale dir che sono orgoglioso di essere qui. Non mi aspettavo di essere così emozionato nell’essere tornato a Caserta; grazie alla società per la fiducia che mi sta dando, come tutti gli allenatori in cerca di squadra, appena è suonato il telefono con la chiamata del patron Iavazzi ho accettato immediatamente. Ci sono le possibilità di fare bene, tutti insieme possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Solo stando insieme possiamo fare strada”.
Quale squadra che hai in mente? “Vogliamo costruire un roster competitivo anche se non sarà facile. Siamo al giorno 0, abbiamo iniziato a muovere i primi contatti. Non posso fare previsioni adesso su quello che faremo. Musso? E’ facile accostarlo al mio nome quando arrivo in una nuova piazza, abbiamo una serie di strade da seguire e lui sicuramente fa parte del mio piano: dobbiamo vedere se vuole venire anche perché sta aspettando qualche chiamata dall’A1. Vediamo anche la situazione dei nostri ragazzi tipo Cefarelli, Marzaioli ed altri: ne parlerò con Mimmo Posillipo, il nostro responsabile settore giovanile. Gli americani saranno la scelta ultima che faremo; è più difficile pescare bene in Italia quindi non abbiamo fretta di prendere gli stranieri. Vogliamo prima prendere due-tre giocatori italiani importanti, poi andremo sulla panchina ed infine sugli americani. L’idea di base c’è ma bisogna vedere se si scontra sul mercato. Vogliamo essere molto competitivi sugli esterni e lì prenderemo un americano. Antonutti mi piace molto ma ci sono delle esigenze contrattuali da collimare. La fase più difficile del mercato è ora, non dobbiamo farci prendere dall’ansia perché non abbiamo neanche un giocatore a disposizione”.
Quanto conterà l’aspetto umano nella scelta dei giocatori? “La pressione fa parte di questo lavoro e dobbiamo avere passione nelle 12 persone che andranno in campo. I miei giocatori devono credere di arrivare a qualsiasi risultati. Non dobbiamo portare giocatori scarsi, ma solo gente che ha voglia di mettersi in gioco e devono avere gli occhi giusti. Vogliamo scegliere prima l’uomo e poi il giocatore”.
Chi farà il mercato? “Abbiamo tracciato delle idee di massima, seguiremo le mie indicazioni. Io e Lubrano faremo una prima scrematura delle idee che abbiamo, Caputo definirà le trattative che ci interessano. Stiamo cercando un assistente visto che Baioni andrà via”.
E se Roma saltasse? “Psicologicamente abbiamo deciso di non pensare al ripescaggio e pensiamo alla serie A2. Quando prenderemo dei giocatori, se ci riusciamo, sarà anche in ottica anche di un eventuale ripescaggio, ma non pensiamo solamente alla A2”.
Ha sentito Esposito? “Ci sentiamo spesso, da sempre abbiamo un grande rapporto. Ci siamo ritrovati e ieri ci siamo parlati: ci siamo fatti l’in bocca al lupo reciproco. Lui sapeva del mio interesse per Caserta”.