Sette mesi di intenso lavoro, un quarto posto sfiorato e la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per centrare l’obiettivo. L’avventura di Sasà Campilongo a Caserta era ai titoli di coda ormai da un mese. La società sta per ufficializzare il successore Nunzio Zavettieri e per l’allenatore napoletano è tempo di saluti. “Mi ha fatto molto piacere tornare in una piazza a cui sono particolarmente legato, ha esordito. Ringrazio la società, i calciatori, tutti i collaboratori e la stampa che mi ha sempre supportato e. Spero che questa squadra possa approdare in serie B, la tifoseria, la città e tutto l’ambiente lo meritano. Con la gente si era rinsaldato quel legame creato tanti anni fa. Mi è dispiaciuto non aver potuto disputare i playoff, perchè lo avremmo senza dubbio meritato. Ma il calcio a volte lo decidono episodi e a noi in alcuni frangenti è mancata anche un pizzico di fortuna”. Quando gli chiediamo di fotografare la stagione arrivano due istantanee molto nitide: “La doppia sfida con la Salernitana: all’andata ho rivisto il Pinto dei vecchi tempi, si respirava l’aria degli anni novanta ed è stata una sensazione stupenda. La seconda è vedere tanti casertani all’Arechi. Quella curva rossoblù è stato un segnale evidente che avevamo fatto qualcosa di importante riportando tante persone in trasferta e andandoci a giocare tutto negli ultimi novanta minuti. Ed essere stato uno dei protagonisti mi ha fatto enormemente piacere”. Non sono mancati però anche i momenti di difficoltà come la sconfitta di Melfi che sembrava aver pregiudicato tutto: “E’ stato forse il rammarico più grande della stagione perchè si era perso il filo conduttore tra squadra, società e tecnico. Non è stato semplice ricucirlo, ma ci sono riuscito e per poco non arrivavamo anche nei playoff”. E magari quei rinforzi mancati a gennaio…”Avevo chiesto un terzino destro, un esterno e un attaccante. Con loro avremmo avuto indubbiamente qualche chance in più. Poi l’infortunio di Cruciani, la lunga assenza di Cissè hanno svolto un ruolo secondo me determinante. Ora devono ripartire da quanto di buono è stato fatto, da quel meraviglioso pubblico che vorrei rivedere al più presto in serie B. La passione e l’amore per la squadra saranno due fattori decisivi. Caserta ha tutto per vincere. Il mio futuro? Resto in attesa, spero di tornare al più presto in sella”.