Corsale consiglia prudenza: “Attenta Sessana, la Vibonese non c’entra niente con l’Eccellenza”



Raffaele Corsale al Gino Salveti di Cassino
Raffaele Corsale al Gino Salveti di Cassino

Fulminò la Vibonese con un goal di straordinaria bellezza, che se fosse stato segnato in Serie A od in Champions League avrebbe riempito chissà quanti rotocalchi. Invece tale prodezza, un missile calciato dai 40 metri, giunse al “Luigi Razza” di Vibo Valentia, nello scontro al vertice del Girone A di Eccellenza calabra, e permise alla Palmese di ipotecare, quasi aritmeticamente, la vittoria del campionato. La ciliegina sulla torta di una stagione strepitosa, chiusa con la conquista del record storico di 85 punti guadagnati su 90 totali: un primato per la categoria che difficilmente verrà eguagliato in futuro.

Di categoria superiore. L’autore di tale goal è l’estroso atleta di Casagiove Raffaele Corsale, approdato a dicembre a Palmi e divenuto il faro del centrocampo grazie alla sua qualità sempre cristallina ed all’esperienza. Chi meglio di lui può descriverci la Vibonese, avversaria della Sessana nel primo turno dei play-off nazionali che conducono alla Serie D. Informazioni preziose per la squadra del tecnico Riccardo Ricciardi: “La Vibonese è una squadra quadrata. Il presidente Giuseppe Caffo, proprietario dello storico marchio ‘Amaro del Capo’, ha costruito una rosa fortissima che io credo fosse superiore sulla carta a quella nostra. I ventuno punti di distacco avrebbero fatto arrabbiare chiunque ma, a dimostrazione della serietà del progetto, durante l’anno non è stato mandato via nessuno, né l’allenatore né tantomeno i giocatori”.



Raffaele Corsale con la maglia della Palmese
Raffaele Corsale con la maglia della Palmese

L’organico. L’ex centrocampista di Turris, Savoia e Sant’Antonio Abate poi sposta la propria attenzione sull’organico: “Il parco giocatori è formato da calciatori di esperienza e giovani di affidamento, inseriti bene in un 4-4-2 abbastanza robusto. Giovanni Ruscio ha giocato con me a Caserta ed in tanti tifosi rossoblù lo ricorderanno. Cosenza, Senè, Allegretti e Bertini sono altri calciatori che sono un lusso per questa categoria, diretti da un allenatore come Gaetano Di Maria che in Calabria è una sorta di Mourinho per le sue innumerevoli vittorie. Non so come una squadra del genere sia arrivata ventuno punti dietro di noi; non c’entra niente con l’Eccellenza, anche se fa fatica sul campo. Vedi anche il play-off contro l’Isola di Capo Rizzuto, quando hanno finito in parità i tempi regolamentari e poi hanno usufruito dell’annullamento di un goal agli avversari sul punteggio di 2-1”.

Match-winner a Vibo Valentia. Lo scorso 26 febbraio, la sua perla dai 40 metri permise alla Palmese di espugnare il Razza, giornata che Raffaele Corsale ricorda molto bene: “Andammo a sette giornate dalla fine ad effettuare questa sorta di big match. Tanta gente affollava il Razza di Vibo Valentia, infatti c’erano sui 2.000 spettatori; contro la Sessana credo si possa arrivare anche a riempire la capienza di 6.000 presenze. E’ stata una partita molto equilibrata, decisa dalla giocata del singolo che in quel caso ero io. I tre punti ci permisero di andare a + 21 e festeggiare la settimana dopo la matematica certezza dell’approdo in Serie D”.

I trionfi del cuore. Con sei goal siglati nell’intero girone di ritorno, il regista classe ’81, che all’occorrenza può agire anche da fantasista, ha lasciato il segno a Palmi, ora indica la strada alla Sessana per passare il turno: “Il club di Isidoro Vrola deve puntare su ciò che gli ha permesso di raggiungere una tale traguardo: l’unità di un gruppo che assomiglia tanto ad una famiglia. Devono ripetere una sorta d’impresa come l’Hermes Casagiove di mio padre e mio fratello. In una fase finale in cui non ci sono differenze inabissali, m’aspetto sempre più trionfi del cuore”. In conclusione, a domanda fatta su chi tra le due preferisca, Raffaele risponde: “Faccio il tifo per la Sessana, poiché spero che a prevalere sia una squadra casertana”.


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